Il musical
Bari, la favola di «Pretty Woman» incanta il pubblico al TeatroTeam
In scena lo spettacolo ispirato al film di Garry Marshall, con Julia Roberts e Richard Gere
Quando uno spettacolo ha la sua derivazione da un film ultra-celebre due sono le strade praticabili: o ci si adegua pedissequamente alla pellicola di partenza, senza tante ambizioni di originalità, o si tenta la strada (impervia) di una cifra comunque autonoma e per quanto possibile distanziata dal «monumento» originale. È quest’ ultima la via percorsa, senza infingimenti, da questo Pretty Woman, il Musical andato in scena anche a Bari al Teatroteam, dopo già un’ annata di successi italiani.
L’ icona immortale, quasi un santino di sentimentalismo eterno, è il film del 1990 diretto da Garry Marshall con gli adorati e adorabili Julia Roberts e Richard Gere: ma qui già la scelta del genere Musical, con il suo fregio ritmico-musicale, più le coreografie e la sfrenata atmosfera rock (le musiche sono di Bryan Adams) agevola il distanziamento dal «progenitore». In più aiutano alcune indovinate scelte della regia, quella della prima trascrizione in Musical (datata 2018, firmata Carline Brouwer) e questa italiana dovuta a Chiara Noschese: l’ atmosfera è di accentuata «favola musicale» e si sovrappone felicemente a quella «favola bella» che già è la storia della prostituta di buonissimo cuore (Vivian) che trova, manco a dirlo, un fascinoso Principe Azzurro (Edward) armato di ombrello e con il suo mantello di miliardi.
Nell’albergo di stralusso dove in specie è collocata la storia (con incursioni nei boulevards e nelle periferie malavitose) attorniano la coppia «fatata» un balletto sempre giocoso di boy e girl spiritosissimi, quasi in un’ atmosfera di «sogno americano» tutto musicale e ammiccante di glamour a momenti rivistaiolo. Scena verticale di alti e bassi, con tende e siparietti che aprono le sequenze (Carla Jansen Hofelt), costumi a iosa, coloratissimi e fantasiosi (Ivan Stefanutti), con un cast ottimo e abbondante di diciotto elementi scatenati.
Momenti clou, ovviamente la passeggiata di Vivian nelle boutique di Rodeo Drive a Beverly Hills, gli abbracci e amplessi fra vasca da bagno e pianoforte, i ripensamenti di Edward dal cinismo affarista alla sensibilità etico-sociale, gli accenti e le metafore potenti della Traviata di Verdi (altra donna buonissima ma, lei, sfortunata), fino all’arrampicata finale e leggendaria verso il cielo dell’ amore, in questa nostra eterna Hollywood dei sogni che si avverano.
Molto brava, in voce di cantante e in spigliatezza di attrice, è Beatrice Baldaccini che offre grinta e insieme tenerezza alla sua Vivian, mentre Lorenzo Tognocchi era l’Edward dapprima circospetto poi invasato dalla sorpresa dell’ amore. Christian Ruiz in più di un ruolo, soprattutto l’ affabile Mr. Thomson dell’ albergo, ancora Giulia Fabbri frizzante e ironica Kit, l’ amica del cuore della Predestinata. Andrea Verzicco (l’ avvocato di Edward), Nicola Trazzi (il concorrente Morse) e ancora tanti versatili artisti a completare il cast. Molti gli applausi, i consensi e le acclamazioni finali del pubblico di TeatroTeam a questo Musical inaugurale della stagione 2022-23.
La stagione del Team prosegue con i due concerti di Venditti/De Gregori di sabato 12 e domenica 13 (entrambi «esauriti»), quindi con l’ atteso spettacolo della David Pearson Dance il 19 novembre.