LA DISCUSSIONE

Palagianello riflette sull'«Eredità di Paolo Borsellino»

Redazione online

Una doppia giornata di incontri promossa dai Portulani. I giornalisti Fanelli e Bova sulle tracce della verità su Pecorelli e Messina Denaro

A trent'anni dalla scomparsa di Paolo Borsellino, l'associazione I Portulani di Palagianello stimolano la memoria del giudice assassinato dalla mafia in quella che, il 19 luglio 1992 a Palermo, passerà alla storia come la «strage di via d’Amelio». Per l'occasione l'associazione custode del borgo in provincia di Taranto, col patrocinio del Comune, organizza la XVI edizione de «l’eredità di Paolo Borsellino», che quest’anno vede un doppio appuntamento: oggi lunedì 18 e domani martedì 19 luglio, alle ore 20.30, presso il centro culturale Teknè (casa della salute – I lotto) a Palagianello. «Nelle due serate - spiega la presidente de I Portulani Marianna Caragnano - cercheremo di riflettere sul delicato tema del “giornalismo di inchiesta” insieme ai cronisti che, che con il loro lavoro della verità sul campo, hanno cercato di fare luce su eventi che hanno condizionato la vita democratica del nostro Paese».

Lunedì 18 luglio sarà presente la giornalista Raffaela Fanelli, autrice di libri di inchiesta su mafia, eversione nera e segreti di Stato. Nel suo volume La strage continua: La vera storia dell'omicidio di Mino Pecorelli affronta i misteri legati all’omicidio del giornalista Mino Pecorelli. Martedì 19 luglio, nella seconda serata, interverranno il giornalista trapanese Marco Bova, autore di un libro inchiesta su Matteo Messina Denaro da trent’anni il mafioso più ricercato d’Italia e la giornalista pugliese Fabiana Pacella, autrice di inchieste su rapporti tra mafie locali e politica che le sono valse il riconoscimento, tra gli altri, del Premio Messapia «Sezione Antimafia» 2021.

Gli incontri saranno moderati da Flavio Diogrande e Luigi Resta dell’APS I Portulani.

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