Esclusiva

Sugar Blue si racconta: «Io, da Prince e Jagger alle vacanze in Puglia»

Nicola Morisco

L'artista americano, mitico armonicista di «Miss You»: Billie Holiday mi teneva in braccio ed Ella Fitzgerald era amica di famiglia

«Ero in fasce e a volte capitava che mi teneva tra le braccia Billie Holiday, un’amica di mia madre che era ballerina e cantante e si esibiva all’Apollo Theater, il tempio dei musicisti afroamericani. La nostra casa, infatti, era a due passi dal teatro. In parte, anche la nostra casa era diventato un luogo frequentato da giganti della musica come Ella Fitzgerald, Big Maybelle, Dexter Gordon, Lester Young e tanti altri».

Inizia così, ricordando la sua infanzia e i suoi esordi da grande artista, l’intervista in esclusiva per la Gazzetta (realizzata al residence Villa Ida a Bari - Santo Spirito) con l’armonicista Sugar Blue, nato 72anni fa come James Joshua «Jimmie» Whiting all’anagrafe di Harlem - New York, che col tempo è diventato uno dei più grandi virtuosi e tecnicamente innovativo al mondo del suo strumento. Poi, Sugar aggiunge: «Sono in Puglia non per esibirmi in un live, anche perché in Italia ho fatto solo un paio di concerti in passato, ma con mia moglie Ilaria Lantieri (milanese doc, ndr) e mio figlio James, abbiamo deciso di passare una settimana di vacanza nella vostra accogliente terra: un luogo straordinario nel quale non c’era mai stato. Galeotto è stata la conoscenza di uno chef barese, Roberto Bernasconi, il quale lavora a Shangai, città dove fino a qualche tempo fa abitavamo anche noi. Quindi, grazie a Roberto, abbiamo potuto apprezzare anche la cucina pugliese. Adesso, comunque, siamo a Roma dove resteremo per un anno circa, poi forse ritorneremo a Shangai o comunque in un’altra parte del mondo».

Inevitabile anche le meraviglie che hanno letteralmente colpito Sugar: «Abbiamo girato nel bellissimo Gargano, siamo stati nel paesaggio fiabesco di Alberobello, poi le Grotte di Castellana e parte del Salento, bellezze davvero uniche». Dopo aver cominciato da piccolissimo a suonare il sax, si avvicina all’armonica e, di conseguenza, al blues e al jazz. «I miei grandi ispiratori e maestri sono stati Big Walter Horton, Carey Bell, James Cotton e, soprattutto, Junior Wells, ma non va dimenticato anche il grande Stevie Wonder», sottolinea Sugar. Nel corso della sua carriera ha realizzato i suoi sogni suonando con alcuni dei più grandi musicisti al mondo e, grazie alla sua grande curiosità e poliedricità artistica, ha toccato diversi generi musicali, perfino hip-hop collaborando con Public Enemy e Rum DMC. Ma ci sono anche Johnny Shines, Roosevelt Sykes e Louisiana Red, con quest’ultimo ha costruito un vero e proprio sodalizio artistico.

Sugar, inoltre, ha suonato con i più grandi maestri del blues come Willie Dixon e Muddy Waters, ma anche Fats Domino, Ray Charles, Jerry Lee Lewis, Bob Dylan, Frank Zappa, Johnny Shines. Per Prince e Stevie Wonder, Sugar usa un solo aggettivo: «geniali». Ma per diversi appassionati e non solo, Sugar è conosciuto soprattutto per aver inventato il mitico riff di Miss You dei Rolling Stones, con i quali registrerà anche altri brani. «Ognuno di loro aveva una forte personalità - precisa Sugar -, ma con Ronnie Wood si era creato un bel rapporto». Riesce anche a trovare spazio sul piccolo e grande schermo. Lo incontriamo al fianco di Fats Domino, Ray Charles, e Jerry Lee Lewis per lo speciale della Cinemax Fats Domino and Friends.

Appare come attore e autore della colonna sonora del film di Alan Parker Angel Heart, con protagonista Robert De Niro. Altre apparizioni nei film Johnny Handsome e Unmarried Woman e partecipa a The Perfect age of rock‘n’roll, prodotto da Spike Lee, dove suona e recita al fianco di Peter Fonda, Ruby Dee, ed ai leggendari bluesman Pinetop Perkins, Hubert Sumlin e Willie Big Eyes Smith.
Nella sua carriera ha inciso a suo nome oltre dieci album, l’ultimo dei quali s’intitola The colors of blues. E di colori del blues Sugar è uno che se ne intende. Speriamo di vederlo presto in concerto in Italia, magari in Puglia.

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