covid 19
Andria, code all’hub per un falso open day per le vaccinazioni
Diffuso da qualche «burlone» un messaggio audio che invitava a presentarsi al centro vaccinale
Andria - Pandemia (ieri 18 contagiati e 3 morti nella Bat), vaccini e bufale. «L’altro ieri avevamo previsto l'apertura dell'hub di San Valentino ad Andria, in via sperimentale, con un inedito 17-23, per evitare la calura di un'estate ormai alle porte e magari valutarlo come modello lavorativo nei prossimi mesi».
A parlare è il dott. Giancarlo Cannone, direttore del Dipartimento Prevenzione dell’Azienda sanitaria locale di Barletta, Andria, Trani. Il vocale su WhatsApp «Mettete poi - aggiunge - un idiota che diffonde per scherzo un vocale su WhatsApp che farnetica su un presunto "open day vaccinale" dove il mentecatto si vantava di essersi "vaccinato senza prenotazione, entrando facilmente senza che nessuno glielo impedisse" e tra l'altro avrebbe addirittura finanche "scelto il vaccino fare".
Mettete poi il solito “distratto” o superficiale che dir si bolgia che condivide la panzana colossale, che ha reso virale il messaggio, più del Sars-Cov2.
Il risultato ottenuto è che si è riversata mezz'Andria all'hub di San Valentino, con momenti di altissima tensione tra gente inferocita che voleva a tutti i costi entrare anche senza prenotazione "perché ho sentito il vocale" e chi era prenotato e ne aveva tutto il diritto».
Ancora: «E nel mezzo, a calmare gli animi e gli istinti belluini dei più esagitati, i volontari della Protezione Civile, le Guardie Federiciane, quelli di FareAmbiente e la pattuglia della Polizia Locale.
l’intervento della ps Purtroppo ad un certo punto, visto che la situazione stava precipitando, si è dovuto ricorrere alla chiamata della Polizia di Stato e alla chiusura alle ore 21.30, per questioni di sicurezza, della porta d'accesso dell'hub, purtroppo lasciando fuori tante persone che avevano fino ad allora aspettato pazientemente da ore e che avevano tutto il diritto ad entrare».
Conclusione: «Ci scusiamo per chi doveva entrare perchè regolarmente prenotato e non ha potuto.
Purtroppo la madre degli stupidi continua ad essere sempre incinta. Sarebbe bastato semplicemente fare una verifica della fondatezza della notizia, consultando la pagina web istituzionale della Asl di Barletta, Andria, Trani. Costava tanta fatica?».
Intanto, il più giovane tra i consiglieri comunali si rivolge ai suoi coetanei per invitarli a non sottovalutare l’importanza della vaccinazione e anche quella del rispetto delle necessarie e opportune norme di sicurezza.
«Chiedo a tutti i giovani andriesi di sottoporsi alla vaccinazione antiCoVid – dichiara Nicola Civita, eletto nella lista “Scamarcio Sindaco” – e, nel contempo, auspico che non vengano meno prudenza e senso di responsabilità, per la propria sicurezza e quella altrui».
Civita ricorda che «è opportuno e necessario seguire le direttive impartite dalla Asl in ordine alla prenotazione e al rispetto delle date e degli orari, ma anche mantenere l’uso corretto della mascherina (che deve coprire naso e bocca), il distanziamento (almeno un metro) e l’igienizzazione delle mani».
L’iniziativa del giovane consigliere comunale nasce dalla “bufala” propagata nella giornata dell’altro ieri attraverso le messaggerie e i social, che ha creato disordini all’hub vaccinale del quartiere San Valentino.
«Non affidatevi ai social, al vicino di casa o a whatsapp – avverte Civita – ma solo alle comunicazioni ufficiali diramate dalla Asl. Chi mette in giro avvisi farlocchi è solo qualcuno che avrebbe bisogno di farsi curare la stupidità, ma temo che la scienza non abbia ancora trovato un rimedio efficace.
E allora dobbiamo essere bravi noi a non cadere nel tranello, informandoci dalle fonti ufficiali».
Il consigliere comunale di “Scamarcio Sindaco” rivolge anche un pensiero di gratitudine a tutte le forze impegnate nella campagna vaccinale.
«Sento di dover ringraziare con profonda riconoscenza tutto il personale sanitario che da mesi è in trincea contro il CoVid: grazie all’abnegazione e alla dedizione di medici, infermieri, operatori e volontari delle diverse associazioni finalmente si vede sempre più nitida la luce in fondo al lungo tunnel che abbiamo imboccato ormai 16 mesi fa. A tutti loro dobbiamo rispetto e ammirazione».