SERIE A
Falcone, Gaspar, Ramadani gli «stakanovisti» del Lecce
Il portiere, difensore e mediano i più impiegati da mister Di Francesco.
Sono l’estremo difensore e capitano Wladimiro Falcone ed il centrale difensivo Kialonda Gaspar gli stakanovisti del Lecce nelle prime undici giornate del campionato di serie A 2025/2026. Entrambi hanno collezionato 11 presenze e sono stati in campo dal primo all’ultimo minuto di ogni match per un totale di 1.064’, recupero compreso. Entrambi sono due pilastri della retroguardia del team salentino ed hanno la piena fiducia del trainer Eusebio Di Francesco, come nel 2024/2025 l’hanno avuta prima da Luca Gotti e poi da Marco Giampaolo.
Premesso che nel computo sarà tenuto sempre presente anche l’extra-time, nella graduatoria relativa al minutaggio sin qui accumulato, con 1.029’, segue Ylber Ramadani. Nella passata annata agonistica il mediano è finito parzialmente nel dimenticatoio, salvo essere rispolverato nelle decisive sfide contro Torino e Lazio che hanno sancito la terza storica permanenza consecutiva. Ma l’albanese ha saputo rilanciarsi alla grande nel torneo in corso, con buone prove, per quelle che sono le sue caratteristiche.
Tutti gli altri calciatori impiegati sono al di sotto dei mille minuti. Il terzino mancino Antonino Gallo, autentico «pendolo» sulla sua corsia, è attestato a quota 990’. Il centrale difensivo Tiago Gabriel, rivelazione di questo primo scorcio di stagione, tanto da meritare di essere seguito da alcuni top club italiani e da un paio di società straniere, ha disputato 984’. Il centrocampista Lassana Coulibaly, uno degli uomini più continui del Lecce sia nell’annata passata che in quella in corso, ha giocato 879’, mentre il terzino destro Danilo Veiga è rimasto in campo per 825’. Il portoghese, ingaggiato dal club di via colonnello Costadura a gennaio 2025, nel mercato di riparazione, ha trovato pochissimo spazio con Giampaolo, che poteva contare su Frederick Guilbert, ha iniziato con tanti impacci con Di Francesco, ma da alcune giornate sembra avere trovato una sua dimensione ed oramai va considerato il titolare del suo ruolo.
L’esterno alto Tete Morente, che si sacrifica tanto anche in fase di non possesso e riesce a garantire il proprio contributo sia se impiegato a destra che a sinistra, è attestato a quota 729’. Il centravanti Nikola Stulic, che sta stentando a calarsi in una realtà del tutto differente dal calcio al quale era abituato e non ha ancora timbrato il cartellino del gol, è a quota 691’. Medon Berisha, cresciuto tanto da quando viene schierato da trequartista, autore di una rete ad Udine e del sigillo che ha deciso il match esterno vinto contro la Fiorentina, ha disputato 689’. Santiago Pierotti, da qualche tempo un tantino in calo, ma autore di alcune prestazioni di buon livello, ne ha giocati 639’.
Sono questi gli undici atleti che possono essere considerati i «fedelissimi» del tecnico Di Francesco nelle giornate di campionato passate in archivio, i calciatori che, in questa fase, costituiscono l’ossatura della squadra giallorossa.
Ma, proprio alla vigilia dell’ultima sfida contro il Verona, il trainer pescarese ha avuto modo di sottolineare che si aspetta che tutti gli uomini a sua disposizione restino sempre sul pezzo, in quanto avranno l’opportunità di dare una mano e di provare a dimostrare di meritare più spazio o addirittura un posto in campo dall’inizio dei match.
In questo senso, sta avendo pian piano un impiego crescente l’esterno alto Lameck Banda (396’). Sono tenuti in grande considerazione il centravanti Francesco Camarda (383’), che presto potrebbe anche scalzare Stulic, in quanto sembra più a proprio agio nei meccanismi del collettivo, e l’ala Riccardo Sottil (280’), che a Parma e contro il Verona ha messo in mostra quei guizzi sulla fascia dei quali il Lecce ha tanto bisogno per accrescere la propria incisività offensiva.
Questi i minutaggi relativi agli altri calciatori gettati nella mischia sino ad oggi: 239’ Owen Kouassi, 180’ Konan N’Dri, 176’ Mohamed Kaba, 115’ Alex Sala, 91’ Thorir Helgason, 84’ Corrie Ndaba, 80’ Jamil Siebert, 58’ Youssef Maleh (che però è stato reinserito in lista in corso d’opera) e 39’ Balthazar Pierret.
Se ci si sposta sul fronte delle presenze, la situazione ricalca in buona parte quella del minutaggio, nel senso che ne ha di più che è stato più a lungo sul terreno di gioco, ma con qualche particolarità. Oltre a Falcone e Gaspar, ne hanno 11 a testa anche Ramadani, Gallo e Tiago Gabriel, che figurano ai primi posti per utilizzo, ma in questo gruppo c’è anche il 17enne Camarda, che è stato comunque schierato, soprattutto a partita in corso, in ogni giornata.
Seguono Coulibaly, Pierotti, Morente e Stulic con 10, Berisha e Veiga con 9, N’Dri e Banda con 8, Sottil e Kaba con 6, Kouassi con 4, Ndaba, Sala, Helgason, Pierret e Maleh con 3, Siebert con 1.
In questa prima parte del campionato, il Lecce ha utilizzato 23 dei 26 elementi che compongono l’organico della formazione maggiore. Gli unici che non sono mai scesi in campo in campionato sono il secondo portiere Christian Fruchtl, il terzo portiere Jasper Samooja ed il centrale difensivo Matias Perez.