Serie A

Lecce, la dedica del bomber Camarda e Di Francesco esulta: «Può essere la svolta»

Antonio Calò

L’ex Milan è raggiante. Oltre a fare centro per la prima volta in massima serie, ha permesso al proprio team di conquistare un punto utile per la classifica, ma addirittura prezioso per il morale, un punto dal quale i giallorossi dovranno ripartire per crescere

Quello che ha pareggiato la partita casalinga con il Bologna non è stato certo il Lecce spento caduto, una settimana prima malamente in casa contro il Cagliari, ma una formazione viva ed orgogliosa, vogliosa di provarci sino alla fine ed è stata premiata dalla spizzata di testa del baby Francesco Camarda.

L’ex Milan è raggiante. Oltre a fare centro per la prima volta in massima serie, ha permesso al proprio team di conquistare un punto utile per la classifica, ma addirittura prezioso per il morale, un punto dal quale i giallorossi dovranno ripartire per crescere.

«Ho provato un’emozione incredibile», dice il centravanti giallorosso. «Sono contento che la mia prima rete in serie A sia pesata ai fini del risultato e ci abbia permesso di muovere la classifica. Ci stiamo impegnando tutti al massimo per fare punti. Dedico il gol a Florenzi, mio ex compagno di squadra al Milan. Glielo avevo promesso».

Il capitano Wladimiro Falcone, chiamato in causa solo una volta ad inizio gara, aveva abbandonato la propria porta ed era andato nell’area rivale in occasione del corner che ha permesso al Lecce di arpionare il pari. È stato il primo a rincorrere Camarda dopo il gol: «Ha solo 17 anni ma tiene il campo come se giocasse da tempo in massima serie» afferma il portierone romano ai microfoni di Sky. «È un ragazzo di grande talento e lo dimostrerà in pieno».

Jeans Odgard ha firmato la rete del momentaneo 2-1 per i felsinei: «Il primo gol stagionale mi dà fiducia. Miglioro di settimana in settimana. Dispiace per com’è finito il match. Nella ripresa abbiamo fatto meglio rispetto al primo tempo ma poi, nelle battute finali, forse ci siamo fatti un po’ prendere dalla paura. Sull’angolo sarebbe servita maggiore attenzione. Nello spogliatoio c’è tanta frustrazione per questo 2-2».

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