SERIE A
Renato Olive a proposito di Lecce-Bologna: «Bologna è forte ma nel calcio nulla è scontato»
A parlare è il doppio ex centrocampista nato a Putignano. Con il Lecce ha giocato dal 1993 al 1996; con il Bologna dal 2000 al 2003 e nel 2007.
«Il momento, per il Lecce, è molto complicato. L’avvio è stato in salita nonostante la prima uscita di campionato, a Genova, abbia fornito indicazioni positive. Com’è nel DNA del club, sono stati ceduti due big del calibro di Krstovic e di Baschirotto e sono arrivati, come prevede la politica societaria, dei giovani di belle speranze che provengono da altre realtà calcistiche e che, sino ad oggi, non hanno ingranato. I problemi attuali si spiegano così. Possiamo solo sperare che riescano ad adattarsi nel nostro campionato e che dimostrino di valere in tempi abbastanza brevi perché restare indietro in classifica non è salutare». A parlare è Renato Olive, di Putignano, ex centrocampista del Lecce dal 1993 al 1996, e del Bologna, dal 2000 al 2003 e nel 2007, ma anche componente dello staff tecnico della prima squadra felsinea dal 2015 al 2018, con Roberto Donadoni allenatore.
«Nel recente passato - prosegue Olive - il responsabile dell’area tecnica Corvino è sempre stato bravissimo a trovare sul mercato, a costi bassi, nel rispetto del budget a disposizione, calciatori sconosciuti che poi, in gran parte, hanno fatto bene, permettendo al Lecce di conquistare la salvezza per tre stagioni di fila e di produrre quelle plusvalenze che hanno consentito di mettere a posto i bilanci. Quando si è costretti ad operare in questo modo, però, il margine di rischio è molto elevato perché, nonostante l’abilità di scoprire talenti più volte dimostrata dal dirigente di Vernole, può accadere che alcune intuizioni non si rivelino azzeccate, in quanto si lavora sulle potenzialità e non si parla di giocatori già affermati. È pur vero, d’altro canto, che sono trascorse appena quattro giornate. Inoltre, va dato atto al sodalizio salentino di avere compiuto un percorso eccezionale. Si può solo applaudire il presidente Sticchi Damiani ed il management che lo supporta».
Il Bologna, che domenica, alle 18, sarà di scena al «Via del Mare», ha oramai trovato una sua dimensione di primo piano ed ha solide basi: «Parliamo di un club che ha lavorato molto bene nel corso degli anni e che ha alle spalle una proprietà che si può permettere ben altri investimenti rispetto al Lecce, pur facendoli con oculatezza e tenendo ben presenti le esigenze di bilancio. Il responsabile dell’area tecnica Sartori è molto bravo a costruire l’organico, ma la società felsinea si può permettere di puntare su calciatori che hanno già dimostrato di essere affidabili. Insomma, la squadra emiliana è una bella realtà del calcio italiano, nel 2023/2024 si è cimentata in Champions League e nel 2024/2025 ha trionfato in Coppa Italia».
Il match di domenica, pur essendo in programma nel Salento, sembrerebbe impari: «Se pensiamo al Bologna visto all’opera al “Meazza” contro il Milan, in una partita nella quale l’undici diretto da Italiano, pur perdendo per 1-0, è stato alla pari dei rivali, ed alla prova titubante offerta dal Lecce contro il Cagliari, culminata in una sconfitta che ha evidenziato tante fragilità, l’esito della sfida parrebbe segnato- Ma la gara va giocata e non sempre il risultato rispecchia il pronostico».
Al termine del match di Coppa Italia di martedì, perso al «Meazza» contro il Milan, Eusebio Di Francesco ha chiarito che, contro il Bologna, si aspetta ben altro Lecce, molto più combattivo e compatto: «Il trainer pescarese non ha molto tempo per preparare la sfida, ma le chance dei salentini di restare aggrappati al treno salvezza passano per forza da prestazioni del tutto differenti da quelle sfoderate negli ultimi tempi. Il primo passo è proprio quello di credere in se stessi, a dispetto del pessimo momento vissuto. Inoltre, va trovata la giusta coesione in campo, con determinazione e dedizione. I giallorossi hanno bisogno di una scintilla che dia un po’ d’entusiasmo all’intero ambiente, in questo momento depresso dai risultati e dalla performance negativi. A volte basta un episodio per cambiare l’inerzia di un percorso. In quest’ottica, però, è importante che i problemi non siano strutturali perché se così fosse sarebbe arduo trovare delle soluzioni».
Olive ha giocato tre volte il match Lecce-Bologna al «Via del Mare«. Con la casacca giallorossa ha vinto per 3-0, in B, nel 1992/1993. Con quella rossoblù ha pareggiato per 0-0 nel 2000/2001 ed ha perso per 1-0 nel 2001/2002, in entrambi i casi in A.