BARI - Il quarto posto in classifica, la lunghissima imbattibilità (a due giornate dal record di Antonio Conte). È un Bari on fire quello che si appresta ad affrontare la seconda forza del campionato. Moreno Longo non si lascia vincere dai fumi dell’entusiasmo. Profilo basso, realismo alla massima potenza.
Il Bari torna a giocare, finalmente, una partitissima dopo una stagione disastrosa sotto tutti i punti di vista.
«È un campo difficile in cui affronteremo un Pisa ben attrezzato, organizzato. Sta facendo un percorso davvero importante. Ma le partite vanno giocate. Dobbiamo sfruttare le nostre qualità. Andiamo a Pisa con fiducia e coraggio, sapendo osare per fare propria la partita. Di squadre forti e attrezzate ne incontreremo tante. Dipende da quello che possiamo mettere in campo noi».
Finora Sibilli e Falletti non hanno espresso il massimo del loro potenziale. Sono loro gli umini chiave per il salto di qualità?
«Sono due giocatori fondamentali per noi. Hanno qualità per risolvere le gare con una giocata. Non si vince sempre col gioco e la prestazione. Loro possono inventare il gol con capacità individuali. Sono convinto che saranno utili alla squadra».
Sibilli potrebbe avere, in più, la motivazione da ex viste le stagioni vissute a Pisa da protagonista.
«Deve stare tranquillo. Solo così, alleggerendo il senso del dovere che nasce da una precedente stagione importante, deve vivere serenamente il suo percorso».
Il Bari è quarto, dieci punti in meno dal Pisa e nove dal terzo posto. Secondo lei esiste davvero la possibilità che i playoff non vengano giocati a causa di un distacco tra terza e quarta di almeno quindici punti?
«La serie B resta un campionato in cui può succedere di tutto. Non mi stupisco di nulla. Per qualsiasi obiettivo in B, non devi dare mai nulla per scontato. Mi auguro non accada. La classifica è corta, ad eccezione del distacco tra le terza e la quarta. Ma c’è ancora tantissimo da giocare».
In una recente intervista il direttore sportivo del Catanzaro, Ciro Polito, ha dichiarato che Dorval stava per essere ceduto in estate ma che è stato lei a bloccarne il trasferimento. È andata davvero così?
«Ha avuto l’opportunità di valutare altre situazioni. Ho chiesto io a Magalini di tenerlo qua, giocatore di grande valore. Ma non lo dico oggi con il calciatore protagonista di un campionato importante».
Il Bari potrebbe rompere l’egemonia del terzetto di testa composto da Sassuolo, Pisa e Spezia.
«Tolto il podio della classifica, dietro c’è grandissimo equilibrio. Ci sono tante squadre in ritardo con organici importanti. In questo, il Bati deve crederci. Sta dimostrando di fare un bel percorso, senza farsi distrarre da nulla e con la forza di credere in ciò che sta facendo. Ci sono strategie per cui si può cambiare a seconda della partita. A volte, si valutano i momenti. Altre, capire che partita si può fare. Il pensiero deve essere comune per giocarsi le partite contro chiunque».
Per il Bari parlano i 14 risultati utili consecutivi.
«Raccogliamo i frutti seminati da questa estate. È un dato che viviamo con grande serenità. Non ci focalizziamo sui numeri, ma sulla partita. Qui convogliamo tutte le energie».
Quali sono le condizioni di Vicari e Lasagna?
«Vicari è del tutto recuperato. Dobbiamo capire solo se farlo partire dall'inizio o meno. Lasagna ha subito un colpo in allenamento. Oggi (ieri, ndr) si è allenato con la squadra. Poi si è staccato perché non è nelle condizioni ottimali. Domani capiremo come sta«.
Il Pisa segna tanto ma non sembra impermeabile.
«È una squadra devastante da metà campo in su. Dietro concede qualcosa, ma è sempre in positivo. Arriva da un percorso notevole di punti. Al di là di qualche circostanza, ha un potenziale da prendere sempre con grandissimo rispetto».
L’assenza di Mantovani provocherà delle scelte in difesa. Come l’innesto di Obaretin.
«Il suo è un ottimo percorso. È alla sua prima serie B e non è scontato che si imponga immediatamente. Vedo in lui un grande potenziale, soprattutto se prenderà consapevolezza nei propri mezzi. Così potrà ambire a grandi palcoscenici. È un giocatore che ha tutto per fare uno step davvero deciso. Ha fisicità, lettura e sviluppo con la palla a terra. Deve solo giocare, fare esperienza e anche sbagliare. Un giocatore giovane di grande prospettiva. Va aspettato».
Senza Mantovani il Bari ha perso le prime due partite.
«Un giocatore importante per il Bari. Ha grande attenzione, una buona leadership e aiuta e si fa sentire. Trasmette sicurezza al reparto. Sono convinto che possiamo sopperire alla sua assenza. Recuperiamo anche Matino».
Pisa ultimo in B per percentuale di possesso palla. Nonostante un’altissima percentuale realizzativa.
«Credo poco a questi dati. È fine a se stesso e ha poco significato. Contano solo le occasioni da gol e l’indice di pericolosità . In questo il Pisa è maestro. Ha fatto dieci gol in transizione. In questo è letale. Quando recupera palla è devastante nel ribaltare l’azione. Ha questa grande capacità di mettersi dietro la palla e venire uomo su uomo su palla alta. Ha giocatori dinamici e veloci».
Idea trequartista.
«Opzione possibile nel piano gara da mettere in atto. Il Bari può giocare anche con tre centrocampisti».
Capitolo punte. Come sta Favilli?
«Lavora bene da settimane. Trovati gli equilibri, si fanno delle scelte. Comunque sta bene può dare il suo contributo, vista la sua qualità».
