Serie A
Lecce Calcio, canta il Gallo: «Salvezza e poi addio»
L’annuncio: «Questa è la mia ultima annata qui e voglio godermela fino in fondo dando l’anima per questi colori»
LECCE - Nella seconda metà della passata stagione, Antonino Gallo ha compiuto un salto di qualità notevole, sfoderando una serie di prestazioni di alto livello e segnalandosi come uno dei trascinatori del Lecce nella fase decisiva della volata per il raggiungimento della permanenza in massima serie. In estate, stando alle voci che si sono rincorse, è stato uno dei calciatori giallorossi oggetto delle sirene di mercato, ma è rimasto con la società salentina. L’ex rosanero ha iniziato con il piede giusto l’annata agonistica 2024/2025, che potrebbe essere quella della sua definitiva consacrazione ma anche, stando a quanto detto ieri dallo stesso difensore, l’ultima nel Salento.
Proprio questo annuncio ha fatto il giro del web ed è stato oggetto dei discorsi tra tifosi nei bar e nei circoli sportivi. I supporter giallorossi si sono divisi in due grandi blocchi, sia pure con le sfaccettature più varie.
Da una parte quelli che ritengono legittimo che un ragazzo che nel 2025/2026 avrà 25 anni abbia l’aspirazione di compiere un passo in avanti nella propria carriera e voglia accasarsi in un sodalizio che lotti per qualcosa di più della salvezza, esternandolo candidamente, con la massima schiettezza.
Dall’altra chi ritiene inammissibile che un giocatore possa pensare ad una cosa del genere quando ancora ha davanti un intero campionato. Il tutto, nonostante il ragazzo abbia rimarcato con forza quanto tenga a contribuire al conseguimento del risultato stagionale al quale società, staff tecnico, calciatori e tifosi ambiscono.
Lui, Gallo, è concentrato sulla sfida esterna con il Torino, in programma domenica, alle 15, in campo avverso. «Quella granata è sempre stata una formazione forte e quadrata, caratterizzata da una notevole fisicità. A questo si aggiunga che ha azzeccato un ottimo avvio di campionato. Noi ci stiamo preparando al meglio, con l’intento di cercare di portare a casa un risultato positivo», sottolinea il 24enne terzino sinistro, che ha ampiamente superato le cento presenze con la casacca del sodalizio di via colonnello Costadura.
Dalla prossima sfida con la compagine diretta da Paolo Vanoli alla precedente, vinta al «Via del Mare», per 1-0, con il Cagliari: «Eravamo consapevoli del fatto che il calendario ci avesse riservato un inizio di torneo in salita, proponendoci i primi due match contro complessi del calibro di Atalanta ed Inter. Pertanto, è stato importantissimo conquistare il bottino pieno nella partita interna con la squadra sarda, nella quale abbiamo dovuto soffrire parecchio, anche in considerazione del fatto che siamo rimasti in inferiorità numerica dal 45’ del primo tempo, in seguito all’espulsione di Dorgu».
Quello conquistato prima della sosta è stato un successo prezioso per la classifica e per il morale della truppa guidata da mister Luca Gotti: «È servito tantissimo anche perché ha accresciuto la convinzione in noi stessi. Siamo una squadra nel cui ambito ci aiutiamo l’uno con l’altro. Abbiamo capito di poter contare su un grande gruppo. Pertanto, siamo decisi a giocare bene le nostre carte contro tutte le avversarie, mettendoci sempre cuore e grinta».
Sul Lecce 2024/2025 ha sensazioni positive: «Sono stati ceduti alcuni elementi di spicco e si sono registrati diversi innesti. Quelli che sono arrivati sono calciatori validi. Bisogna resettare tutto e fare in modo che ciascuno di noi abbia le idee chiare su cosa bisogna fare. Dimostrando sempre unità d’intenti e compattezza, possiamo regalarci belle soddisfazioni».
In estate, nel corso della campagna acquisti-cessioni, il suo nome è stato spesso associato a quello di altre società, quali la Roma ed il Torino, che sembravano interessate ad assicurarsi le sue prestazioni: «Ho letto queste notizie. Spesso i tifosi mi hanno fermato per chiedermi cosa avrei fatto. In Italia, però, non c’è stato nulla di veramente concreto. Ho avuto l’opportunità di cambiare maglia per andare all’estero, ma ho voluto continuare il cammino in giallorosso perché intendo lasciare il segno qui ed ottenere quella terza permanenza consecutiva in A mai centrata in passato, entrando così nella storia del club e di questa città. Quella appena iniziata sarà la mia ultima annata con la compagine salentina. Voglio godermela al massimo, dando l’anima per la casacca che indosso».
Nel 2023/2024, è stato come se, dopo la partita Atalanta-Lecce del 30 dicembre 2023, persa per 1-0 dallo schieramento all’epoca guidato da Roberto D’Aversa, in Gallo sia cambiato qualcosa nell’approccio ai match: «Nella sfida con i nerazzurri bergamaschi probabilmente ho effettuato quasi uno scatto in avanti sul piano mentale. Ma ogni anno si cresce ed è ciò che è accaduto a me. Nel 2024/2025 spero di fare ancora meglio».
Il sogno dell’ex Palermo è la maglia azzurra: «Lo coltivo sin da quando ero solo un bambino. Quando sono arrivato a Lecce ero un ragazzino. Ora sono un’altra persona perché sono maturato molto. Spero di meritare, un giorno, la chiamata del commissario tecnico Spalletti e di potere indossare la casacca dell’Italia».