serie a
Calcio, il Lecce prepara lo sgarbo alla Signora
Brio: «I giallorossi non hanno nulla da perdere. Bravo D’Aversa»
LECCE - Juventus-Lecce sarà una sfida speciale per Sergio Brio. Leccese doc, cresciuto nel vivaio della squadra giallorossa fino ad arrivare alla prima squadra, ha vestito per oltre un decennio la maglia bianconera collezionando successi in Italia e in Europa. Domani Brio sarà all’Allianz Stadium di Torino per assistere dal vivo alla sfida fra due squadre che si presentano all’impegno di campionato con umori alterni. Da un lato la Juventus va a caccia di riscatto dopo la brutta sconfitta rimediata sul campo del Sassuolo, dall’altro il Lecce è sulle ali dell’entusiasmo e cercherà di dare continuità al momento d’oro vissuto finora.
Che partita si aspetta di vedere?
«Sicuramente il Lecce non ha nulla da perdere, andrà a Torino con la mente sgombra, se dovesse riuscire a strappare dei punti darebbe una conferma importante di tutto quanto ha messo in mostra in questa prima parte di campionato. Ottenere un risultato utile contro un avversario importante darebbe ancor più credibilità alla squadra. Di contro i bianconeri se non dovessero vincere entrerebbero un po’ in crisi. La Juventus però anche in passato è riuscita a rifarsi dopo inizi di campionato complessi, dimostrando di saper riparare ai risultati negativi. Il Lecce può giocare senza blocchi mentali, la Juventus dovrà dimostrare di non essere la squadra che si è vista contro il Sassuolo».
Si aspettava un inizio di campionato così da parte del Lecce?
«Credo che nessuno si aspettasse un avvio così. I giallorossi giocano bene e stanno dimostrando di essere un’ottima squadra. Rispetto allo scorso anno, quando sembravano più acerbi all’impatto con la serie A, in questa stagione sembrano giocare con maggiore consapevolezza, hanno acquisito esperienza. In queste prime cinque giornate il Lecce ha ottenuto risultati importanti e ha dimostrato personalità, ha fatto vedere anche di essere abile a gestire la partita quando è in vantaggio».
Cosa pensa dell’impronta che ha saputo dare mister D’Aversa alla squadra?
«Parliamo di un allenatore che doveva riscattarsi, aveva vissuto un’esperienza brillante con il Parma e prima di quest’estate veniva da anni difficili. Ora si sta togliendo delle belle soddisfazioni, la sua squadra gioca bene e ha messo sotto squadre forti come la Lazio. Pratica un buon calcio e sa capire i momenti della partita, ottimizzando il risultato».
Chi l’ha impressionata maggiormente dei giallorossi?
«Sicuramente Krstovic e Almqvist, ma preferirei soffermarmi maggiormente sul collettivo piuttosto che sui singoli, il Lecce dà l’impressione di essere un gruppo molto unito che sa mettere in seria difficoltà gli avversari».
Quanto è importante l’entusiasmo che sta vivendo l’ambiente Lecce?
«È un fattore che sicuramente può fare la differenza, la tifoseria è molto calorosa e sostiene sempre la squadra, anche nei momenti di difficoltà. Penso allo scorso anno, quando durante il girone di ritorno i risultati facevano fatica ad arrivare, ma i tifosi non hanno mai smesso di incitare».
Venendo alla Juventus, pensa che la sconfitta contro il Sassuolo sia stata solo un incidente di percorso?
«La vera Juve non è quella che si è vista a Reggio Emilia, una squadra non può cambiare così in negativo nel giro di una settimana. Affrontare il Sassuolo non è semplice, è un campo sul quale anche in passato squadre importanti hanno lasciato dei punti. I bianconeri hanno perso perché hanno commesso degli errori banali, che vanno oltre l’aspetto tattico. La vera Juve secondo me è quella che ho visto a Torino contro la Lazio, una squadra forte che gioca bene e con grande entusiasmo, forte anche della grande partecipazione dei tifosi allo stadio».
I bianconeri possono ambire allo scudetto?
«Perché no, di certo però d’ora in avanti dovranno stare attenti a non commettere nuovamente gli errori che abbiamo visto contro il Sassuolo. La concorrenza comunque non manca, penso all’Inter che sta facendo benissimo e che ha una rosa forte e profonda. La Juve deve puntare sull’entusiasmo dei suoi tifosi, la spinta dell’ambiente sarà importante. La società sta lavorando molto per portare il tifo sempre più vicino alla squadra e la partecipazione del pubblico sarà un aspetto fondamentale nel corso della stagione».