Serie A
Lecce, ancora il nodo Baroni, e intanto la Primavera si gioca lo scudetto
La prima squadra comincia a progettare il futuro, i baby si giocano stasera lo scudetto Primavera
LECCE - La prima squadra comincia a progettare il futuro, i baby si giocano stasera lo scudetto Primavera. Sono giorni frenetici in casa Lecce. Intanto, per la terza stagione consecutiva per il ritiro estivo il Lecce ritorna a Folgaria, in Trentino. Il gruppo squadra alloggerà presso l’Alpen hotel Eghel, mentre gli allenamenti si svolgeranno al centro sportivo Mauro Marzari. Poi, entro la prossima settimana, i vertici del club giallorosso incontreranno il tecnico Marco Baroni per capire se esistano o meno le condizioni per proseguire il rapporto. Il contratto del tecnico fiorentino scadrà il 30 giugno: la sua opera (promozione dalla B alla A e miracolosa salvezza nel massimo campionato) è stata un autentico capolavoro, eppure è sempre più netta la sensazione che si vada verso un divorzio. Molti club sarebbero pronti a fiondarsi sull’allenatore toscano: non soltanto i club di B smaniosi di lottare per la promozione (pare che le neo retrocesse Cremonese e Sampdoria guardino con attenzione l’evoluzione della vicenda), ma anche alcune compagini di A.
La dirigenza salentina, a sua volta, si guarda attorno, con la ferma intenzione di proseguire un progetto sostenibile nei costi e improntato sulla valorizzazione dei giovani: non a caso, proprio l’esplosione di Hjulmand (corteggiato in Premier League) e Baschirotto conferma che la linea verde sia il canale in grado di alimentare le entrate del club. Ecco perché, per un eventuale «dopo Baroni», oltre i nomi di Roberto D’Aversa e Daniele De Rossi, sta prendendo decisamente quota la candidatura di Federico Coppitelli, il mister protagonista della poderosa escalation della Primavera salentina che oggi a Reggio Emilia (alle 20,30, diretta TV su Sportitalia, al canale numero 60 del digitale terrestre) sfiderà la Fiorentina per il tricolore di categoria. Un traguardo prestigioso, un obiettivo ambito da tanti club. I giovani giallorossi sono arrivati alla finalissima dopo aver centrato il primo posto nella stagione regolare ed aver eliminato il Sassuolo in semifinale. «È già una soddisfazione immensa essere presenti a questo appuntamento», afferma Coppitelli. «Sentiamo di aver meritato l’atto conclusivo del torneo per quanto mostrato non solo in un campionato durissimo, ma anche in semifinale. Forse in pochi hanno compreso quale ostacolo abbiamo superato battendo una formazione attrezzata come il Sassuolo, in trasferta e dopo essere passati in svantaggio. Ora è scontato che ci pervada la voglia di vincere lo scudetto: vogliamo prenderci quello sentiamo ci appartenga».
L’avversario, però, è di assoluto livello. «La Fiorentina - prosegue Coppitelli - lavora ormai da tre anni con lo stesso allenatore ed un gruppo collaudato: nel tempo hanno fatto incetta di trofei e già nella stagione in corso hanno vinto la Supercoppa, disputato la finale di Coppa Italia e ora sono in finale scudetto. Hanno un’identità molto marcata, sono reduci da un ottimo campionato, concluso al secondo posto, ad appena due punti da noi: sarà una sfida durissima, ma siamo pronti».
Al di là delle individualità che si sono già imposte all’attenzione generale (il blocco rumeno composto da Borbei, Pascalau, Vulturar e Burnete, lo spagnolo Munoz, il danese Dorgu, i talenti Samek e Berisha), c’è un altro valore che induce Coppitelli alla fiducia. «Non penso di aver mai visto una squadra che ha questo piacere nello stare insieme e nel lavorare», svela. «Spesso mi tocca portar via i ragazzi fuori dal campo quasi con la forza... Non ho rimpianti di alcun tipo: ci siamo preparati al meglio e oggi vedrò sicuramente un gruppo al massimo del suo potenziale».
Oggi è in ballo la gloria, ma il futuro è vicino: chissà che buona parte della Primavera del Lecce passi a stretto giro in prima squadra. A cominciare dal suo allenatore…