serie c
Calcio Foggia, quarto posto sarà corsa a ostacoli
Delio Rossi: «I conti sono abituato a farli alla fine»
FOGGIA - La peggiore combinazione possibile di risultati ha spedito il Foggia dal quarto al sesto posto in classifica, al termine della penultima giornata di Serie C. Vittorie per Pescara, Picerno e Cerignola. Il ko dei rossoneri a Catanzaro (2-1, doppietta di Iemmello e gol di Bjarkason) ha complicato il cammino dei dauni verso le posizioni di vertice della zona playoff. Matematicamente sfumata l’opportunità di chiudere il torneo in terza posizione. Il piazzamento dei «Satanelli» dipenderà dai risultati dell’ultima giornata, in programma domenica prossima alle 17:30 e che vedrà Petermann e compagni affrontare allo Zaccheria la Turris (aritmeticamente salva), mentre Picerno e Cerignola - che hanno un punto in più dei rossoneri e sono messe meglio negli scontro diretti - saranno impegnate, rispettivamente, i lucani in casa contro il Pescara e l’Audace a Castellammare con la Juve Stabia. Per chiudere al quarto posto (ed evitare il primo turno ad eliminazione diretta dei playoff), il Foggia deve battere i campani e sperare che Picerno e Cerignola non vincano.
«Non sono abituato a ragionare in termini di classifica, ma di partite e allenamenti da affrontare - afferma il tecnico dei rossoneri, Delio Rossi -. Abbiamo un’altra gara davanti a noi, che farà calare il sipario sulla stagione regolare. A quel punto tireremo le somme. Mentalmente non ha senso ora fare calcoli, proiezioni, discorsi sulla classifica, perché sfiancano. Non mi fascio la testa se subiamo una sconfitta e le concorrenti vincono. Domenica prossima, sapremo se dovremo affrontare i playoff da quarti, quinti o sesti e ci regoleremo di conseguenza».
Il tecnico romagnolo ha incassato in Calabria, sul campo della capolista, il primo stop da quando è alla guida dei rossoneri, dopo le due vittorie contro Messina e Giugliano. «Sono qui da poco più di due settimane, sono il quarto allenatore del Foggia in questa stagione: se tutto fosse andato per il verso giusto non avrebbero chiamato me a 4 gare dalla fine della stagione regolare - ribadisce Rossi -. Io sto lavorando per far sì che la squadra migliori. I ragazzi hanno voglia di far bene e mi stanno seguendo. Gli errori ci sono e ci saranno, ma il mio lavoro è mirato a far sì che in campo dimostriamo di essere squadra, e in diversi frangenti del match del Ceravolo lo abbiamo fatto: abbiamo giocato da squadra».
Subito i due gol al veleno dell’ex Iemmello (con esultanze provocatorie), favoriti da disattenzioni difensive del Foggia. Poi la bella rete di un altro ex di turno, Bjarkason, che ha accorciato le distanze, e la super parata di Thiam che ha negato a Curcio, dal dischetto, il tris. Ma anche una grossa chance sciupata da Iacoponi e le recriminazioni rossonere per un mancato «rosso» ai calabresi. «Abbiamo giocato male nei primi venti minuti, siamo stati troppo lunghi e larghi, e il Catanzaro, che è una squadra forte, ne ha approfittato - l’analisi di Rossi -. Aver preso il primo gol, dopo meno di un minuto, ha complicato il nostro match anche sul piano psicologico. Può capitare a volte che delle partite le prepari bene in settimana ma poi la domenica vengono male. Siamo stati bravi a rimediare al brutto avvio e dopo il 2-0 è stata una partita equilibrata. Una buona prestazione la nostra, contro una formazione che ora ha oltre 35 punti più di noi, ma in campo questa differenza non si è vista. Se avessimo pareggiato non avremmo rubato nulla. Un confronto da cui siamo usciti sconfitti, ma non battuti».