Serie A
Calcio, Strefezza con il Lecce sulle spalle
«Dopo la sconfitta con la Juve è scattata la molla. Ed è cambiato tutto nella testa»
Lecce - «Cerco di lavorare ogni giorno per fare del mio meglio in campo, con il Lecce. Spero di continuare così. Tutto il resto si vedrà». La scorsa stagione in serie B (per lui la prima in maglia giallorossa), si è rivelata la migliore della sua carriera. Sono stati 14, infatti, i gol da lui segnati nel «tridente delle meraviglie», formato con Massimo Coda e Francesco Di Mariano. Ma anche quest’anno, in serie A, al fianco di nuovi compagni d’attacco, Gabriel Strefezza, 25 anni compiuti ad aprile, si sta rivelando uno dei punti di forza della squadra allenata da mister Marco Baroni.
Nelle prime 15 giornate (ma, di fatto, lui ne ha giocate solo 13, avendo saltato per infortunio le partite contro Torino e Monza) l’esterno italo-brasiliano dal dribbling facile e dal tiro micidiale, ha già messo a segno 4 reti. Più una quinta, in Coppa Italia, contro il Cittadella. Suoi i gol dei pareggi (entrambi per 1-1 al Via del Mare) contro l’Empoli (lo scorso 28 agosto) e la Cremonese (il 2 ottobre). E suo è soprattutto il gol-vittoria (1-2) in casa della Salernitana il 16 settembre. Senza quei gol, forse oggi il Lecce avrebbe 4 punti in meno e qualche grattacapo in più.
Strefezza, questo è il suo secondo campionato in serie A, dopo quello giocato nella stagione 2019/2020 con la maglia della Spal. Quali differenze riscontra tra la serie A e la B?
«Beh, il campionato di serie A è sicuramente diverso e più difficile, perché c’è più qualità. In serie A, se sbagli qualcosa, ti fanno subito gol. Quindi devi stare più attento, rispetto alla serie B, e curare bene anche la fase difensiva».
Che giudizio dà del campionato sinora disputato dal Lecce?
«Io credo che ci siamo preparati molto bene a questa stagione di serie A. E continuiamo ad allenarci bene. I nuovi si sono inseriti alla perfezione e stanno facendo bene. Sono venuti qui con la mentalità e l’atteggiamento giusti, con la voglia di dare il loro contributo a questa squadra, che si deve salvare il prima possibile. Credo che il nostro sia un bel campionato».
Dopo le sconfitte in casa del Bologna e poi al Via del Mare con la Juventus, il Lecce si è dato una scossa e ha conquistato 7 punti, pareggiando a Udine e vincendo con Atalanta e Sampdoria. Cos’è che vi ha dato quella scossa?
«Succede di perdere due partite, una dietro l’altra. Può succedere a tutte le squadre. Però, dopo che abbiamo perso con la Juventus, ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti: “Se continuiamo così, non va bene”. Credo che, in tutti noi, nel nostro spogliatoio, sia scattata la voglia di reagire. Da lì si è creato tra noi un ambiente più familiare, più unito. Ci siamo stretti le mani, nessuno ha abbassato la testa e abbiamo guardato avanti. Così è arrivata quella scossa del gruppo, abbiamo fatto delle grandi prestazioni ed abbiamo portato a casa punti importanti per la nostra classifica. Questa è la cosa più importante».
È sempre difficile dare dei giudizi sui compagni di squadra. Ma tra Assan Ceesay e Lorenzo Colombo con chi si trova meglio a giocare sul fronte d’attacco del Lecce?
«Sinceramente con tutti e due. Sono giocatori diversi. Ceesay predilige la palla in profondità e ha una corsa devastante, in contropiede. Con Colombo, invece, c’è più uno scambio di passaggi. È giovane, ha un tiro che è una bomba. Davvero mi trovo bene con entrambi. Poi, alla fine, decide il mister su chi deve giocare. Ma c’è spazio per tutti, il campionato è ancora lungo».
Dopo questa pausa, il vostro allenamento riprenderà domani, ad Acaya. La testa è già al prossimo impegno con la Lazio, in programma il 4 gennaio 2023, al Via del Mare?
«Sì, bisogna pensare subito alla sfida con la Lazio, un avversario difficile da affrontare. Ma noi dobbiamo essere bravi e farci trovare pronti».
Nessun giocatore dell’attuale rosa del Lecce è impegnato in questi Mondiali in Qatar. Questo può essere un vantaggio?
«Certo, siamo al completo e significa che tutti insieme potremo fare una grande preparazione e rimetterci in perfetta forma. Non è mai successo di dover fermare il campionato per più di un mese e mezzo. E quindi ne approfitteremo per preparaci come si deve».
A proposito molti la vedono bene in Nazionale. Che ne pensa?
«È sempre stato un sogno. Tutti, sin da bambini, quando iniziano a dare calci ad un pallone, sognano di giocare con la Nazionale. Se giochi in Nazionale, hai la possibilità di metterti in mostra, tutti ti guardano, ti ammirano. Però dico sinceramente che io ora non ci penso. Sono concentrato a giocare e a fare bene con il Lecce. Se poi dovesse arrivare una convocazione, ovviamente ne sarei molto felice. Per ora - ripeto - sono concentrato su quello che devo fare qua».
Pantaleo Corvino ha detto che nel mercato invernale non ci saranno modifiche di rilievo. A fine campionato, invece, nessuno è incedibile. E per lei potrebbero arrivare offerte importanti.
«Non lo so. Penso a giocare meglio che posso. Se si pensa a queste cose, si rischia poi di fare male in campo. Penso a stare bene e a giocare. Poi quello che deve arrivare, arriverà».