Serie B
Il Bari mette la freccia a Como per sprintare e continuare a sognare
Cinque giornate senza vittoria, per ambire alla serie A serve altro
BARI - Non proprio un testa-coda, di certo un match da non fallire. Il Bari va a Como per ritrovare il successo che manca da cinque turni e mantenere salde le ambizioni d’alta classifica. Forse alla vigilia del campionato in pochi avrebbero immaginato l’attuale differenza tra i biancorossi (pur sempre una matricola) e i lariani che, in mano ad una delle proprietà più ricche del panorama mondiale (i fratelli indonesiani Djarum sono tra i 100 uomini più ricchi del pianeta), hanno dato fondo a onerosi investimenti durante l’estate. Eppure, otto lunghezze separano i pugliesi dai lariani: 20 i punti dei Galetti che stazionano in zona playoff, al sesto posto, a pochi passi dal podio della cadetteria. Cinque vittorie, sei pareggi e due sconfitte il bottino dei pugliesi che, però, negli ultimi cinque turni hanno raccolto soltanto tre pari: l’ultima gioia è datata 8 ottobre, con il 2-1 sul Venezia. È terzultimo, invece, il Como, a quota 13: tre successi, quattro pari e sei stop nel cammino dei lombardi che hanno già effettuato due cambi di allenatore. Partiti con Giacomo Gattuso per le prime quattro giornate, è toccato poi a Massimiliano Guidetti per due gare, quindi dal settimo turno è in carica Moreno Longo, torinese di nascita, ma con origini baresi ben radicate dal lato materno. E con il nuovo allenatore, in effetti la musica è cambiata. Perché nei successivi sette incontri sono arrivati dieci punti con tre vittorie (altrettanti ko) ed un pari.
BARI EXPRESS, COMO CASALINGO - È ormai nota la tendenza da trasferta del gruppo di Michele Mignani: in sette viaggi, sono arrivati ben quattro blitz, due pari, una sola fermata. 14 punti su 21 sono arrivati lontano dal «San Nicola». Soltanto il Genoa ha raccolto un punto in più nella graduatoria relativa ai match esterni. I pugliesi, inoltre, vantano il secondo miglior attacco fuori casa con dieci gol alle spalle del Pisa con 12), nonché la seconda miglior difesa con sole sei reti incassate (meglio solo Ascoli e Benevento con cinque). Insomma, indici di primo piano. Il Como, però, ha costruito proprio tra le mura amiche quasi interamente la sua classifica: 11 punti al «Sinigaglia» con tre affermazioni, due pari e altrettante sconfitte.
Tuttavia, dall’avvento di Longo, i lariani hanno condotto un percorso netto interno battendo nell’ordine Perugia, Benevento e Venezia. I lombardi soffrono nel computo dei gol realizzati e subiti: appena 13 le marcature all’attivo (peggio solo Cittadella con 11 e Perugia con 9), 22 al passivo (meglio solo del Cosenza che ne ha incassate 23). I migliori marcatori comaschi sono Cerri e Cutrone con tre gol a testa. Cheddira, capocannoniere della B a quota nove, ne ha segnato il triplo.
QUATTRO ASSENZE, DI CESARE CONVOCATO - Proprio l’attaccante marocchino (impegnato nel Mondiale in Qatar) sarà uno dei quattro assenti tra i Galletti che dovranno rinunciare pure agli infortunati Ricci e Mazzotta, nonché allo squalificato Maita. Figura tra i convocati, invece, capitan Di Cesare, sebbene quasi sicuramente non sarà utilizzato a causa di noie muscolari. Mignani dovrebbe affidarsi al consueto 4-3-1-2, schierando un trequartista puro e due punte. Diverse, però, sono le opportunità nel reparto avanzato Botta è favorito su Bellomo per il ruolo di fantasista, mentre Antenucci sarà la certezza in prima linea. Al suo fianco, si giocano un posto Salcedo e Scheidler, con il primo in leggero vantaggio. Da non escludere l’utilizzo di entrambi (si comporrebbe un 4-3-2-1 con il francese centravanti, Antenucci e Salcedo «aperti» sulle fasce): in tal caso, Botta rischierebbe l’esclusione. A centrocampo, rientrano Maiello e Folorunsho: Mallamo dovrebbe spuntarla su Benedetti per completare il reparto. In difesa, infine, Pucino agirà da terzino destro, con Zuzek e Vicari in mezzo. Sulla corsia sinistra, dovrebbe toccare a Dorval, ma è valida anche l’ipotesi di un adattamento di Gigliotti.