economia e territorio

Ocse, l’Area urbana funzionale di Brindisi perde il 7% dei residenti, la Puglia il 2,8%

andrea pezzuto

Emissioni di C02: quarta in Europa. Fanalino di coda regionale nella conoscenza

Lo studio dell’Ocse su Brindisi, scelta come osservatorio assieme ad altre città intermedie quali Alba Iulia (Romania), Klagenfurt (Austria), Liepaja e Saldus (Lettonia), Most (Repubblica Ceca) e Valence (Francia), certifica la fase di sofferenza vissuta dal territorio. In particolare, è stata presa in esame l’Area urbana funzionale di Brindisi (Fua), che conta 150mila abitanti e ricomprende Mesagne, Torchiarolo, San Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni e San Donaci, ossia i comuni limitrofi con forti legami economici e sociali - soprattutto di spostamento casa-lavoro - con il capoluogo di provincia. Venendo all’analisi della banca dati dell’Ocse, si osserva che Brindisi presenta performance occupazionali più deboli rispetto al resto della regione, con un basso tasso di occupazione (49%) e un elevato tasso di disoccupazione (14,4%). All’interno della regione, la Fua di Brindisi è la città intermedia maggiormente colpita dal calo demografico (7% in meno dal 2014 al 2024). Brindisi ha registrato il calo più ripido, rispetto a una riduzione media del 2,8% delle altre Fua pugliesi. Gli studiosi dell’Ocse suggeriscono che la visione strategica dovrebbe estendersi oltre i confini comunali e rafforzare il coordinamento intercomunale all’interno della Fua di Brindisi e nella regione.

Rispetto ai temi ambientali, nonostante la graduale eliminazione del carbone, la Fua di Brindisi continua a registrare le più alte emissioni di Ghg (gas serra) pro-capite tra le Fua italiane, pari a 37,5 tonnellate di Co2 equivalente per abitante, con la produzione di energia responsabile per il 94% delle emissioni totali. All'interno dell'Unione europea, Brindisi si classifica come la quarta Fua con emissioni più intense dopo Cottbus (Germania), Opole (Polonia) e Most (Repubblica Ceca). La Fua di Brindisi ha inoltre una concentrazione relativamente bassa di occupazione nei servizi alle imprese ad alta intensità di conoscenza, con solo il 7,5% della sua forza lavoro impiegata in queste attività (dato al di sotto della media delle Fua in Puglia, che è dell’8,7%) e significativamente inferiore rispetto alle Fua principali come Bari (11,8%), Lecce (11,8%) e Trani (10,8%). La percentuale di residenti nella Fua di Brindisi con un'istruzione terziaria o superiore è del 17,2%, ben inferiore al livello osservato nella Fua di Lecce (25,3%).

In termini di fornitura di assistenza sanitaria, Brindisi ottiene buoni risultati, con un ospedale per 4.760 abitanti, un rapporto relativamente alto rispetto ad altre Fua in Puglia (in media un ospedale ogni 5.757 abitanti).

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