L'omicidio
Anziana uccisa e bruciata a San Michele Salentino: perizia psichiatrica per il figlio della vittima
Sì all’istanza della difesa dell’imputato
Per una terapia programmata, Alberto Villani, il 49enne di San Michele Salentino unico imputato per l’omicidio della madre, la 71enne Cosima D’Amato, ha rinunciato ad essere ascoltato ieri in Corte d’Assise (presidente Maurizio Saso, a latere Adriano Zullo).
Si tratta della seconda udienza rinviata per il presunto killer, assistito dall’avvocato Alessandro Stomeo del foro di Lecce: in quella precedente, il 14 ottobre scorso, l’imputato dichiarò di aver bevuto una sostanza tossica e di non sentirsi in grado di sostenere l’esame. Chiese di ritornare nel carcere di Bari, dove è recluso, passando dall’ospedale per le cure del caso.
Ieri, un altro rinvio, calendarizzato al 2 dicembre con una novità: oltre al suo esame, sarà nominato un esperto incaricato della perizia psichiatrica che dovrà accertare la capacità di intendere e volere al momento del delitta. Perizia richiesta dall’avvocato Stomeo in sede di udienza preliminare e sulla quale il presidente della Corte d’Assise non aveva sciolto la riserva.
Nel procedimento sono due le parti civili: una parente erede della sorella (defunta) di Cosima D’Amato, assistita dall’avvocato Filippo Mafaro, e un ufficiale dei carabinieri rappresentato dall’avvocato Pasquale Lanzilotti. I fatti risalgono alla notte tra il 19 e il 20 settembre 2023 quando Alberto Villani in stato di ebbrezza, semivestito, si recò da un vicino, chiedendogli di chiamare i vigili del fuoco. Secondo il pubblico ministero, Giovanni Marino, avrebbe picchiato e dato fuoco alla madre ancora viva.