In città
Brindisi: «L’incrocio di via Sant’Angelo un pericolo per ciclisti e pedoni»
Il movimento Brindisi Pedala e Cammina che raccoglie associazioni e cittadini impegnati per la mobilità sostenibile e la sicurezza stradale, ha deciso di passare alle vie di fatto
Un percorso a ostacoli, che quotidianamente mette a repentaglio la sicurezza di ciclisti, automobilisti e pedoni in transito. L’incrocio tra il tratto finale di via S. Angelo con il Quartiere S. Elia e gli svincoli per Bozzano a sinistra e la complanare per chi svolta a destra, si rivela una trappola, a ogni ora del giorno.
E così, il movimento “Brindisi Pedala e Cammina”, che raccoglie associazioni e cittadini impegnati per la mobilità sostenibile e la sicurezza stradale, ha deciso di passare alle vie di fatto.
I volontari, comuni cittadini amanti delle due ruote ma anche residenti nei quartieri interessati, hanno inviato un esposto formale al Comune di Brindisi e ad altri organi competenti, segnalando una grave situazione di disagio e pericolo non solo potenziale lungo via Sant’Angelo, in corrispondenza dell’incrocio con la complanare della tangenziale, e la pista ciclabile che collega i quartieri Sant’Elia e Sant’Angelo: “L’attraversamento pedonale e ciclabile in quel punto presenta infatti condizioni estremamente rischiose – afferma il Comitato -. Ci sono strisce pedonali ormai cancellate, semafori programmati in modo da dare contemporaneamente il verde a pedoni/ciclisti e ai veicoli che spesso transitano ad alta velocità, scarsa illuminazione e manto stradale deteriorato».
Non si tratta di un pericolo teorico: proprio a quell’incrocio, nel giugno 2006, una giovane donna perse la vita travolta da un rimorchio mentre attraversava in direzione del quartiere Sant’Elia. Il movimento, col suo esposto, chiede interventi urgenti concreti che spaziano dal rifacimento immediato della segnaletica orizzontale, a una modifica della programmazione semaforica, oltre che naturalmente la manutenzione dell’illuminazione e dell’asfalto.