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A Brindisi il bilancio positivo dei balneari: «Siamo soddisfatti, stranieri in aumento e prezzi stabili»

nicola bellanova

Niente polemiche e proteste sul caro lidi: il litorale brindisino si conferma competitivo grazie ai prezzi inferiori rispetto ad altre aree costiere del Salento

Le polemiche e le proteste sul caro lidi non albergano a Brindisi. Almeno, non ufficialmente. Il litorale brindisino si conferma competitivo grazie a stabilimenti di qualità e prezzi inferiori rispetto ad altre aree costiere del Salento e del Sud Barese. Stando ai balneari, non ci sono stati cali di presenze e prenotazioni, e sempre più stranieri scelgono questo angolo di Puglia, sapendo di trovare servizi di livello. Gli italiani, e specialmente gli autoctoni, amano godersi le comodità, ma solo nel fine settimana. L’unico ostacolo, come di consueto a queste latitudini, è stato il forte vento da nord, che specialmente nella prima decade di agosto ha costretto gli addetti ai lavori a rinunciare a incassi cospicui in alta stagione. Questo il trend registrato nel lungo viaggio da Punta Penne a Pantanagianni.

Tuttavia, anche se l’estate volge al termine, i pareri sono positivi. «Abbiamo lasciato i prezzi invariati - affermano i responsabili di Lido Risorgimento, gestito da tre generazioni dalla famiglia Iaia -, e specialmente il fine settimana facciamo sempre il sold out. Lavoriamo con clientela locale perlopiù fidelizzata e con sempre più stranieri dal nord Europa agli Stati Uniti, segno che questo segmento di costa piace alla gente. Cerchiamo di offrire servizi competitivi». Qualche metro più avanti si trova l’Oktagona Beach, luogo preferito da giovani e famiglie.

«Da due anni - spiagano i titolari del lido - il costo per ombrelloni e lettini non è stato ritoccato. È una politica incisiva, anche se nelle giornate ventose che ci sono state ad agosto, abbiamo avuto minore clientela; il mare mosso allontana la gente. Con il ristorante invece abbiamo quasi sempre avuto il sold out e quindi il bilancio è positivo. Ma poi c’è ancora uno scampolo di estate da godersi, e gli stranieri continuano ad arrivare». All’estremo nord del territorio comunale sorgono altri stabilimenti conosciuti anche a livello internazionale. Soddisfatti, nonostante i problemi climatici, i gestori di Apani Beach: «Devo dire che l’affluenza è in linea con gli altri anni, con alcuni clienti fidelizzati e altri che ci hanno scoperto quest’anno. Lavoriamo prettamente con gli italiani e molti stranieri occasionali che pernottano nella zona. Nonostante le condizioni meteo avverse per colpa della tramontana, siamo tutto sommato soddisfatti».

Il Guna Beach Club, ormai, è una realtà che regge anche la concorrenza di strutture deluxe ben più conosciute, e Massimiliano Di Cicco, il deus ex machina, traccia un bilancio realistico: «La risposta turistica è alta - conferma -, siamo in grado di accontentare varie tipologie di clienti. Noi soffriamo la tramontana, le giornate di flessione sono state dovute alle condizioni meteo, ma siamo soddisfatti. Non è un problema di prezzi. I nostri clienti sono generalmente stranieri, soprattutto americani, mentre gli italiani arrivano soprattutto dal Nord e da Bari». Un fenomeno sociale sempre più frequente tra i brindisini è lo spostamento verso le più economiche piscine, che sono riparate dal vento. «Si registra oggettivamente un incremento rispetto allo scorso anno - ammettono da Masseria Marziale, a Mitrano -. Molta gente cerca comodità e servizi a prezzi calmierati, così nelle giornate di vento si rifugia qui».

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