la memoria

«Un'icona per noi»: il ricordo di «zio Carlo» nelle parole del suo collega e compagno inseparabile

Massimo Mariggiò era nel nucleo dei Radio Motoristi di Francavilla Fontana con Carlo Legrottaglie, il brigadiere capo morto ieri in un conflitto a fuoco

«Lo chiamavamo zio Carlo, era il fratello maggiore di tutti noi, il più anziano, la nostra icona». Sono i racconti di Massimo Mariggiò, carabiniere di Francavilla Fontana e amico di Carlo Legrottaglie, il brigadiere capo di Ostuni rimasto ucciso ieri 12 giugno in un conflitto a fuoco a Francavilla Fontana. 

Mariggiò non era solo collega ma compagno inseparabile di Legrottaglie, entrambi nel nucleo Radiomobile. Per il brigadiere capo oggi 13 giugno sarebbe stato l'ultimo giorno di servizio sulla gazzella dei carabinieri: sarebbe andato in pensione il 5 luglio, il giorno in cui avrebbe compiuto 60 anni.

«Stava progettando un viaggio in Sicilia con la moglie, lasciando le gemelle a casa - ha raccontato Mariggiò al Tg1 -. Voleva "fare lo sposo"». Sul volto impenetrabile di Massimo Mariggiò un accenno di sorriso dietro gli occhi lucidi. Nel ricordo del «suo» zio Carlo. 

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