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Attentati a San Vito, il consiglio comunale: «Costituire un comitato di ascolto dei cittadini»
La seduta è stata un vero e proprio botta e risposta tra chi ha fatto emergere le problematiche relative agli atti di vandalismo, alle risse che avvengono fuori dai locali e piccoli furti
SAN VITO DEI NORMANNI - Sarà convocata una conferenza dei capigruppo per valutare la costituzione di un comitato permanente di consultazione e ascolto che coinvolga cittadini, rappresentanti del tessuto associativo e imprenditoriale, nonché membri degli istituti di vigilanza per fare attività preventiva. Questa la delibera presentata dai consiglieri di minoranza e votata all’unanimità dal consiglio comunale monotematico di San Vito dei Normanni. Sicurezza e ordine pubblico il tema affrontato e, se da una parte l’opposizione ha espresso la propria preoccupazione sul clima di tensione e paura che vive la città dopo il violento e sfrontato attentato incendiario compiuto nel pomeriggio del 5 marzo ai danni del negozio Punto Luce, dall’altra parte è stato ricordato come dagli anni ‘90 San Vito dei Normanni ha avuto il proprio riscatto nella lotta alla criminalità organizzata con l’impegno profuso dalle amministrazioni che si sono succedute.
La seduta è stata un vero e proprio botta e risposta tra chi ha fatto emergere le problematiche relative agli atti di vandalismo, alle risse che avvengono fuori dai locali e piccoli furti, chiedendo di incrementare e di investire nei sistemi di videosorveglianza, e chi ha rappresentato le migliorie che saranno apportate. «Ribadiamo in maniera forte ai cittadini e alle istituzioni il nostro impegno collettivo nella lotta alla criminalità e al sostegno alla legalità», ha detto il sindaco Silvana Errico con voce rotta dall’emozione, ringraziando ancora una volta il prefetto, il questore, il comandante provinciale dell’Arma e della Guardia di finanza, nonché la compagnia dei carabinieri di San Vito dei Normanni e il commissariato di Mesagne. E tutti i politici, le associazioni e i cittadini che hanno espresso la loro solidarietà dopo i fatti del 5 marzo. E, anche se il comune di San Vito dei Normanni non si è costituito parte civile nel processo antimafia The Wolf, Errico ha tenuto a precisare: «Ho gioito il giorno in cui sono uscite le sentenze, sono esemplari. Perché quei giudici che stanno trattando quegli episodi lo stanno facendo con una grande forza, dimostrando che lo Stato c’è. E lo capisco quando il Questore e Prefetto mi dicono di avere pazienza, che le indagini stanno proseguendo per il verso giusto e la città saprà chi ha commesso il reato. La nostra è una comunità unita e forte che sente il legame della solidarietà e della legalità».
Riguardo l’ultimo atto criminale ai danni del negozio Punto Luce, va ripercorsa l’escalation di attentati incendiari: dall’auto di uno dei soci nel 2020 ai quattro al negozio. Alle 2 di notte del 4 luglio 2020 i vigili del fuoco intervennero per l’incendio di un’Audi A5 di proprietà di uno dei soci della Punto Luce srl, e di una Citroen C1 appartenente a un membro della stessa famiglia. Il 25 giugno 2021, a pochi giorni dall’inaugurazione del nuovo negozio, un vasto incendio distrusse il capannone in cui i fratelli Ettore e Andrea Turco e Alessandro Rubino avrebbero trasferito la propria attività. Il 4 febbraio 2022, qualcuno incendiò il locale con liquido infiammabile. Il 20 luglio 2023 le fiamme furono spente dai carabinieri. L’ultimo attentato incendiario è stato il 5 marzo 2025. Agli elementi da analizzare per gli investigatori si sono aggiunti passamontagna e guanti.