il caso
Anziani della Rsa raggirati e derubati: arrestato manager di una cooperativa che gestisce Rssa di Ostuni
Il 32enne si era candidato in una civica ed è membro della giunta delle Dune Costiere. Si sarebbe appropriato di immobili e conti correnti di alcuni ospiti fragili
OSTUNI - Il 32enne Gianvito D’Aversa, dirigente di una cooperativa che gestisce una Rssa di Ostuni, è stato arrestato dalla guardia di finanza sulla base di una ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip del tribunale di Brindisi, Vilma Gilli. Il giovane è accusato di riciclaggio, appropriazione indebita e circonvenzione di incapace. Secondo gli investigatori, si sarebbe appropriato indebitamente di beni immobili e conti correnti appartenenti ad alcuni anziani, approfittando delle loro condizioni di fragilità. Il 32enne, in sede d’interrogatorio di garanzia, ha respinto ogni accusa nei suoi confronti.
D’Aversa, tra le sue varie esperienze, si era candidato alle ultime amministrative nella lista civica «Con Pomes», raccogliendo 202 voti. Dopodiché, è stato nominato membro della giunta esecutiva del parco regionale delle Dune Costiere.
E, a proposito dell’amministrazione Pomes, ma si tratta di tutt’altra vicenda, mercoledì è stata pubblicata la determina dirigenziale con la quale viene indetta la procedura di selezione del nuovo dirigente della polizia locale. Incarico che sarà affidato a tempo determinato, per tre anni. Va ricordato che con decreto sindacale, circa sette mesi fa era stato nominato come comandante Quirico D’Aversa. Una investitura per pochi mesi, che doveva cessare il 30 novembre 2024 stante il collocamento a riposo di D’Aversa a partire dall’1 dicembre. Con nuovo decreto sindacale del 31 gennaio, il sindaco Angelo Pomes ha disposto una ulteriore proroga dell’incarico fino al prossimo 31 maggio 2025, sempre in attesa della nuova procedura selettiva, mercoledì finalmente indetta.
Nel gennaio scorso l’ex sindaco Guglielmo Cavallo aveva inviato una pec alle autorità denunciando che «nonostante la soluzione precaria adottata, l’amministrazione comunale ostunese non avviava nessuna procedura volta a individuare una nuova figura che potesse rivestire il ruolo di dirigente della polizia locale successivamente alla scadenza dell’incarico rivestito da D’Aversa. Non si comprende - proseguiva Cavallo - quale possa essere l’interesse del Comune di Ostuni al permanere di questa situazione illegittima e precaria di un collaboratore - pensionato elevato a rango di dirigente e, quindi destinatario di poteri non conferiti dalla legge».