La polemica
Brindisi, la sala operatoria del Perrino è occupata e l'intervento chirurgico salta: la precisazione dell'Asl
La vicenda risale a qualche giorno fa, protagonista una bimba di 9 anni affetta da una necrosi al gluteo che necessitava di un urgente intervento chirurgico
BRINDISI - La sala operatoria è occupata e l'intervento salta. Il fatto: una bambina di 9 anni, colpita da una grave necrosi al muscolo del gluteo, è stata accompagnata dalla famiglia all'ospedale Perrino. Aveva bisogno di essere sottoposta ad un intervento urgente ma pare che la sala operatoria non fosse disponibile. E la piccola paziente è stata trasportata al Bambin Gesù di Roma.
Ora l'Asl Brindisi interviene sulla vicenda del trasferimento dal Perrino al Bambin Gesù di Roma. «In vista del periodo estivo - dice l’Asl - si è reso necessario l’accorpamento temporaneo di alcuni reparti, tra i quali quello di Chirurgia plastica a Chirurgia generale. Questa scelta si è rivelata la sola opzione praticabile per garantire la continuità delle attività ordinarie e delle emergenze».
Venendo al recente fatto di cronaca dal quale sono scaturite le polemiche, l’Asl specifica che «nella giornata di giovedì l’organico sanitario presente era adeguato a garantire la massima sicurezza in tutte le fasi dell’iter diagnostico e terapeutico di ogni paziente. In particolare, nel caso di una famiglia proveniente dalla provincia di Brindisi che ha portato in pronto soccorso una bambina con una necrosi del gluteo, il personale medico ha agito con la massima tempestività e professionalità».
Dopo aver «effettuato tutte le indagini necessarie e valutato la possibilità di un intervento chirurgico d’urgenza, accertata - ricostruisce l’Asl - l’indisponibilità della sala operatoria per altri interventi in corso, è stato contattato il Policlinico di Bari che ha confermato di poter accogliere la piccola paziente e il personale del Perrino ha subito organizzato il trasferimento protetto in ambulanza a carico della Asl. Tuttavia, i genitori hanno liberamente scelto di portare la bambina all’ospedale Bambin Gesù di Roma, dove era già stata in cura».