nel brindisino
Carovigno, i primi cento giorni del nuovo sindaco: «Da subito sblocco cantieri e nuova programmazione»
Si sta lavorando sui progetti Pnrr che riguardano grandi opere
CAROVIGNO - Parte da una cittadina, che ha visto sospendere per due anni i propri organismi amministrativi, un minitour nei Comuni del Brindisino che nelle scorsa primavera sono stati chiamati alle urne per eleggere sindaco e Consiglio comunale. Parte dalla «Città della ‘Nzegna» che il 12 gennaio 2021 vide sciolto in via amministrativa il proprio Consiglio comunale e che l’11 marzo successivo conobbe la decisione di scioglimento per mafia da parte del Consiglio dei Ministri. Non solo: i 18 mesi furono prorogati di altri sei e solo con le elezioni di fine maggio scorso si è tornati nell’alveo della ordinarietà. Sindaco è Massimo Lanzilotti, tornato a Palazzo di Città dopo quel periodo burrascoso.
Sindaco Lanzilotti, Carovigno negli ultimi due anni è stato il Comune che ha «sofferto» di più per il commissariamento dell’Ente locale. Dopo le elezioni, da dove avete ripreso a riannodare i fili di un discorso interrotto?
«Soprattutto dal recuperare il rapporto con la Città e la Comunità, perché dopo due anni di commissariamento si avvertiva uno scollamento tra cittadini e Amministrazione, che ha guidato la città, sia per la presenza fisica di amministratori in Municipio, sia per il mancato rapporto con i cittadini. Appena insediati, quindi, abbiamo voluto portare al centro dell’azione amministrativa il cittadino, ascoltandolo ed incontrandolo, così come del resto “ascolto” ed “incontro” hanno costituito il filo conduttore della campagna elettorale».
Da dove si è partiti, dunque, in questi primi cento giorni di amministrazione? C’era un problema «turismo» da affrontare subito, perché eletti a giugno e con la stagione in avvio...
«Con altri sindaci dei Comuni costieri abbiamo riflettuto su questa circostanza e condividiamo la questione di una tornata elettorale in un periodo che, per chiunque fosse eletto, è veramente terribile. Si hanno, infatti, pochissimi giorni per organizzare qualcosa per la stagione estiva, ma ci si rende conto che davvero non c’è tempo per farlo... Quest’anno abbiamo puntato tantissimo sul centro storico, sulla piazza, non trascurando borgate e marine e dai risultati che abbiamo raccolto siamo soddisfatti, perché mai come quest’anno si è vista gente. C’è stata l’intuizione di aver installato le luminarie e di averle lasciate ben oltre la festa patronale per un mese e mezzo. Questo fatto ha attirato la curiosità di molti...».
Una volta le luminarie in piazza oltre la festa dicevano che i Comitati non avevano pagato la ditta...
«No, qui no. Non è stato così. Anzi, siamo stati fortunati perché siamo riusciti ad avere un ottimo potere contrattuale...».
Ci sono i primi dati sulle presenze estive a Carovigno...
«Non sono ufficiali, ma lavoriamo in stretta sinergia con il Consorzio degli albergatori con i quali saremo al Ctg di Rimini dall’11 al 13 e con loro saremo alla Bit 2024, possiamo dire che i dati sono incoraggianti. Prendendo a riferimento il 2019, anno del pre-Covid, si registra un aumento di presenze superiore al 6% ed il 2019 fu già un estate record. Rispetto all’estate scorsa si registra un aumento di presenze fra il 10 ed il 12% e credo che gli operatori siano contenti di questo. I villaggi e le strutture resteranno aperti per tutto il mese di ottobre e anche a novembre, vista la clemenza del meteo, anche se gli agricoltori possono non essere d’accordo sulla bontà del periodo, vista la siccità che ha colpito l’agricoltura».
Questo per chi a Carovigno non vive. Ai Carovignesi, invece, cosa diciamo?
«L’elenco è lunghissimo, ma come prima cosa abbiamo sbloccato le opere che erano state ereditate dalla nostra precedente amministrazione e che inaspettatamente non erano state portate avanti. Mi riferisco all’infrastrutturazione del water-front di Santa Sabina ed i lavori sono iniziati in queste ore. E lì ci sarà una rinascita della Marina del suo lungomare... Insomma lasceremo un luogo bello e accogliente. Stiamo lavorando sulle opere pubbliche: il Pnrr incombe e sono state già fatte diverse gare, sono stati aggiudicati tantissimi lavori: penso a largo Marchiavelli e al recupero dell’ex Convento. Abbiamo bonificato l’immobile e la piazza dove si batte la famosa “’nzegna” nel periodo pasquale avrà un altro aspetto. Grandi opere iniziano e fra queste penso al collettamento delle acque bianche che prevede lavori per 2 milioni e mezzo di euro. Sulla circonvallazione già si vedono ruspe e macchine pesanti in movimento. Tra le priorità dei cento giorni c’è stata quella di aver sbloccato i lavori e aver già guardato al futuro, anche partecipando all’ennesimo bando di “Sport e Periferie” per completare il campo sportivo e partecipando anche i finanziamenti del Gal perché la nuova programmazione incombe e ci sono residui di quella precedente. Ecco, dire: sblocco cantieri e nuova programmazione».
Prima di concludere ed in vista della prossima stagione estiva. Si dice che Carovigno abbia marine di “serie A” e marine di “serie B”...
«Quando si parla di costa carovignese si deve pensare a un territorio che va da Lamaforca a Torre Guaceto. Capisco che il riferimento sia a Specchiolla. Il sindaco di San Vito dei Normanni, Errico, ci chiede incontri e la settimana prossima speriamo di farlo. Posso dire che su Specchiolla quest’anno l’attenzione è stata massima circa la pulizia e gli eventi che sono stati organizzati.
Nel 2020, come ultimo atto, abbiamo sistemato le carreggiate e le strade asfaltandole quasi interamente. Si sta lavorando anche lì con un progetto del Pnrr nel recupero di tutta l’area della pineta.
La costa a Carovigno è molto ampia, il bilancio è risicato ma l’attenzione non potrà mancare e non ci saranno marine di serie “A” e di serie “B” per la semplice ragione che si tratta di una costa splendida con villaggi e strutture ricettive e quindi la nostra attenzione sarà per tutte le località».
Se qualche errore è stato fatto in passato ed ha portato a quel lungo commissariamento dell’ente, crede che i correttivi politico-amministrativi siano stati apportati, lì dove ce ne fosse stato il bisogno?
«Gli errori si commettono sempre. Dal punto di vista politico, forse nella passata amministrazione, non c’è stata questa armonia e coesione, anche perché fra tirarsi fuori dei partiti, divisioni interne, nascite di sottogruppi si stava perdendo il vero punto di vista che era quello di una straordinaria vittoria in campagna elettorale con una visione politica del futuro. Oggi, posso dire di aver riportato il civismo alla guida della città, con persone che non hanno interessi nella politica dei partiti, che non fanno mai male, per carità, ma che in città piccole come Carovigno probabilmente non sono considerate e poi per fortuna in città si votano le persone, i volti le storie, che indicano da dove si viene. Tanto per intendersi i risultati di un voto politico non coincidono mai con quelli di un voto amministrativo e questo è il bello dei Comuni relativamente piccoli come Carovigno».