Il caso
Dormitorio di Brindisi: ancora nessun intervento e trasferimento in vista
Allarme dagli immigrati nel corso della campagna della Cgil per la sicurezza ed i diritti: «Quando riaprirà?»
BRINDISI - Sono sempre più preoccupati i 72 ospiti del Dormitorio di via Provinciale per San Vito di Brindisi.
Incognite sul futuro del dormitorio che gli immigrati: dopo le proteste invernali per l'assenza di acqua calda (dovuta al guasto delle vecchie caldaie) e per le condizioni fatiscenti della struttura (un ex capannone industriale), il Comune ha annunciato che da settembre dovrebbero partire i lavori di ristrutturazione, ma non è stato reso il cronoprogramma e quindi non si sa per quanto tempo dovrebbe protrarsi l'intervento.
È stato invece detto dall'assessore che, per consentire i lavori nella struttura, gli ospiti saranno trasferiti in una tensostruttura da allestire nel piazzale antistante il capannone. Una prospettiva, quella delle tende, che lascia perplessi visto che non si sa quanto dureranno i lavori e contestualmente si andrà incontro all'inverno. La questione è emersa con grande sofferenza anche nell’ambito della campagna di informazione e per la salute che Flai Cgil, insieme con la Camera del lavoro di Brindisi, la Funzione pubblica e il Patronato Inca stanno portando avanti in questi giorni in tutto il territorio provinciale. In questo «viaggio» tra i braccianti agricoli e i lavoratori dell’agroindustria esposti al sole cocente, il «sindacato di strada», dopo la tappa a Francavilla Fontana tra i tanti braccianti che alle 3 del mattino si recavano nel Metapontino a lavorare, nei giorni scorsi ha svolto la sua campagna nei pressi dell’azienda vinicola Tormaresca (di San Pietro Vernotico) e presso l’industria alimentare SRB Spa a Brindisi.
L’azione del sindacato oltre che sui lavoratori delle aziende agroalimentari e si è particolarmente concentrata sui «ghetti» visitando quello nei pressi della caserma del Reggimento San Marco e il Dormitorio di via Provinciale per San Vito dove si concentra la presenza di lavori giornalieri e di migranti.
E nel corso delle visite per il controllo dei parametri vitali prima e dopo la giornata di lavoro, l’attività di informazione sui diritti e le tutele sono stati avvicinati tantissimi lavoratori che per problemi di natura logistica o per paura non riuscivano ad entrare in contatto col sindacato. La richiesta più preoccupata raccolta a Brindisi proviene proprio dal Dormitorio dove i migranti ospiti sono preoccupati dalla crisi abitativa. «Quanto dureranno i lavori? Quanto resteremo sotto le tende? Riaprirà il dormitorio?». Sono queste alcune delle richieste pressanti rivolte alla Cgil. La risposta in questo senso può darla solo l’Amministrazione comunale una volta definito il cronoprogramma dei lavori.