la storia
Brindisi, parla il bagnino 16enne: «Sì, ho salvato una vita. Ho fatto il mio dovere»
Il giovane Andrea Sergio, assieme al collega Pietro Ciccarese, ha salvato di una donna che rischiava di annegare nei pressi di uno scoglio
BRINDISI - «Salvare una vita umana fa piacere, ma io e il mio collega abbiamo fatto semplicemente il nostro dovere». Così, Andrea Sergio - bagnino dell’Apani beach - commenta il salvataggio di una donna che rischiava di annegare nei pressi di uno scoglio. Ad operare il salvataggio il bagnino sedicenne di Cisternino insieme con un collega Pietro Ciccarese (di Latiano) del Guna beach.
«Era quasi mezzogiorno - racconta alla Gazzetta Andrea Sergio - quando ho notato la signora in forte difficoltà. Si aggrappava ad uno scoglio nel tentativo di non essere risucchiata dal mare ed era quasi esausta. Vicino a lei c’erano i tre figli, che tuttavia non sapevano come riuscire a soccorrerla».
Così Andrea, 16 anni, di Cisternino, al suo primo anno di esperienza come bagnino si è tuffato riuscendo a trarre in salvo - senza non poche difficoltà visto il forte vento di maestrale - una donna attorno ai 50anni. «Dopo essermi tuffato ho raggiunto la signora che era allo stremo e respirava a fatica. Era nel panico. Sono tuttavia riuscito a portarmi verso la riva e nel frattempo è giunto a darmi soccorso anche Pietro Ciccarese».
Sei alla prima esperienza, è il tuo primo salvataggio?
«Dopo aver fatto salvamento agonistico per tre anni a maggio ho conseguito il brevetto per Mip (Mare, interno e piscina), e ora sono ad Apani Beach. Ci sono già stati altri salvataggi anche di bambini».
C’era un forte vento di tramontana martedì, cosa succede con queste condizioni meteo?
«Bisogna capire che il mare va rispettato. Quando ci sono questi venti, nei pressi degli scogli come quello vicino al quale si trovava la signora si formano dei vortici, dei mulinelli molto forti che ti trascinano verso il fondo. Infatti a distanza di qualche metro si forma anche un dislivello e quindi la profondità aumenta e i bagnanti vengono colti di sorpresa. Bisogna conoscere il mare di questa zona e capire quando è il momento di fare una nuotata e dove».
Cosa si prova a salvare una vita?
«Fa piacere, anche se io credo sia una cosa normale per il lavoro che facciamo e io e il mio collega abbiamo semplicemente fatto il nostro lavoro».