gli adempimenti

Brindisi, divieti e obblighi per prevenire gli incendi

Pierluigi Potì

Ordinanza del sindaco con efficacia dal 15 giugno al 15 settembre

BRINDISI - Ai nastri di partenza la tradizionale campagna estiva finalizzata a contrastare gli incendi boschivi. Nei giorni scorsi, infatti, il sindaco Giuseppe Marchionna ha firmato un’ordinanza (verosimilmente la prima del suo nuovo mandato) con la quale, recependo il decreto del presidente della giunta regionale n° 258 dello scorso primo giugno (“Dichiarazione dello stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi nell’anno 2023”), ha imposto l’obbligo a tutti i soggetti (persone fisiche e giuridiche) del territorio comunale, relativamente al periodo che va dal 15 giugno al 15 settembre, di rispettare quanto previsto e stabilito dal suddetto provvedimento della Regione.

Quest’ultimo, oltre a prevedere l’attivazione di tutta una serie di strutture operative anche a livello decentrato, impone una serie di divieti e obblighi da rispettare. Ad esempio, nei tre mesi estivi, nelle aree a rischio incendio boschivo, è vietato accendere fuochi, usare esplosivi e apparecchi a fiamma o elettrici, usare fornelli e inceneritori, fumare e gettare fiammiferi e sigarette accese, accendere fuochi d’artificio e abbandonare rifiuti. Inoltre, chiunque avvisti un incendio che interessi o minacci aree boscate, cespugliate, arborate e a pascolo, comprese eventuali strutture e infrastrutture antropizzate poste all’interno delle predette aree, è tenuto a darne immediata comunicazione alle competenti autorità locali riferendo ogni utile elemento territoriale per la corretta localizzazione dell’evento. I numeri indicati come preposti a ricevere le segnalazioni sono il 1515 (Comando corpo forestale), il 115 (vigili del fuoco) e lo 0831-229522–800888014 (Comando di Polizia Locale).

L’ordinanza sindacale, dal canto suo, impone a tutti i soggetti interessati il rispetto di una serie di adempimenti che investono soprattutto l’aspetto legato alla prevenzione, l’arma più efficace contro la piaga degli incendi. Le prescrizioni riguardano i proprietari o affittuari di terreni, aree e pertinenze incolti in stato di abbandono o a riposo e di colture arboree che devono provvedere alla pulizia e alla rimozione di erba secca, sterpi e di tutto ciò che è facilmente infiammabile e, comunque, a realizzare fasce protettive. Nel caso di terreni confinanti con discariche pubbliche e viabilità, occorre eliminare la vegetazione infestante, le sterpaglie e i residui vegetali, oltre che i rifiuti e le eventuali masserizie. Maggiori misure di precauzione sono poi a carico dei proprietari di attività commerciali limitrofe a zone dove insistono impianti ad alto rischio esplosivo e/o di infiammabilità e ai gestori di strutture turistico-recettive che dovranno essere dotati di piani di evacuazione con l’individuazione dei punti di raccolta che dovranno essere mantenuti costantemente liberi e accessibili ed adottare idonei sistemi di difesa antincendio nel rispetto delle norme vigenti in materia di sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità. Gli stessi avranno cura di verificare che le procedure di emergenza adottate siano in linea con quanto riportato nel piano comunale di emergenza di protezione civile.

“Salato” il conto da pagare in caso di violazione delle disposizioni impartite dal decreto del presidente della giunta regionale e dall’ordinanza del sindaco di Brindisi. La sanzione amministrativa, infatti, consiste nel pagamento di una somma che va da un minimo di 1.032,91 euro ad un massimo di 10.329,14 euro. Tutto pronto, insomma, per una nuova stagione di contrasto agli incendi boschivi e, in tale contesto, un ruolo fondamentale lo ricoprono i volontari della Protezione Civile, chiamati ad un periodo di super-lavoro nell’ottica di ridurre la portata di un fenomeno che nel territorio brindisino, complici il caldo e il vento, trova purtroppo facile presa.

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