Formazione

Mesagne, l’apicoltura diventa riscatto per i ragazzi a rischio devianza

Redazione Brindisi

I protagonisti del progetto realizzeranno arnie e mielari necessari per la produzione del miele. Le attrezzature potranno essere vendute anche alle imprese del settore

MESAGNE (Brindisi) -  L’Apicoltura e la realizzazione di attrezzature per la produzione di miele come opportunità di riscatto per i minori da sottrarre al rischio di devianza.

È quanto sta avvenendo a Mesagne attraverso il progetto L.In.F.A. (Lavoro, Inclusione, Formazione in Agricoltura), che vede all’opera un gruppo di minori autori di reato ed è stato selezionato dall’impresa sociale senza scopo di lucro «Con i Bambini» nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile e vincitore del bando «Cambio Rotta».

Come previsto dal crono-programma, sono arrivate le prime 20 famiglie di api presso il Centro Ippico Acqua2O di Mesagne e presso la Cooperativa Phoenix di Lecce, segnando l'inizio di una nuova fase per il progetto L.In.F.A.

Si è quindi proceduto alla messa a dimora delle famiglie di api nelle arnie prodotte direttamente dai giovani coinvolti nelle attività di laboratorio previste dal progetto e realizzate grazie alle competenze acquisite nel corso di falegnameria tenuto dalla Cooperativa Sociale Phoenix.

Viene dunque avviata una ulteriore fase operativa del progetto, che mira ad offrire ai minori autori di reato opportunità di formazione e reinserimento nel mondo del lavoro attraverso l'avvio di un'impresa apiaria sociale.

Una vera e propria attività di formazione tesa a divulgare competenze specifiche tra i partecipanti, ma anche una formazione collegata al mondo dell’imprenditoria, attraverso una sinergia di mercato in cui i giovani protagonisti del progetto hanno un ruolo fondamentale. Infatti le arnie e i telai per i mielari costruiti dai giovani partecipanti al progetto, non solo saranno utilizzati per l'impresa apiaria ma potranno anche essere venduti a imprese esterne, che hanno già mostrato interesse e iniziato a fare ordini informali. Ecco perché i giovani coinvolti nel progetto si stanno impegnando con entusiasmo e dedizione: perché hanno capito che il lavoro che svolgono è collegato alla realtà ed è un modo per acquisire competenze che potranno poi spendere nel mondo del lavoro.

Un’attività che vede coinvolti diversi esperti ed un gruppo di educatori che accompagna i ragazzi, passo dopo passo, in questo processo di rinascita e cambiamento.

«Il nostro ruolo è quello di accompagnare, sostenere e motivare i ragazzi nel loro percorso - racconta Marcello Ostuni, dell’Asd Acqua2o capofila del progetto - supportarli e aiutarli a fare bene ed a riuscire nel loro percorso dal punto di vista personale e di conseguenza anche professionale».

E in ogni caso le attività formative rivolte ai ragazzi sono diversificate. I partecipanti al progetto, infatti, continuano a seguire anche i corsi professionalizzanti di grooming e mascalcia per approfondire il rapporto uomo-cavallo e prendersi cura degli animali, oltre a frequentare lezioni sulle specifiche tecniche dell'apicoltura per imparare a gestire le api, le arnie e produrre miele ed i suoi derivati.

Privacy Policy Cookie Policy