nel brindisino

Motocross nella riserva naturale, centauri inseguiti dai Forestali a Torre Guaceto

Redazione Brindisi

In tre sono riusciti a dileguarsi abbandonando una delle moto, finita sotto sequestro

BRINDISI - Motocrossisti ancora in azione a Torre Guaceto. Intercettati e inseguiti da una pattuglia dei Carabinieri Forestali, in tre sono riusciti a dileguarsi, abbandonando però una delle moto, posta poi sotto sequestro dai militari che ora stanno indagando per risalire all’identità dei tre “fuorilegge”.

I motociclisti sono stati scorti domenica mattina dai Forestali (in perlustrazione nell’ambito del contrasto pianificato all’ingresso motorizzato nelle zone vietate) mentre, approfittando del terreno e della sabbia bagnati e delle pozzanghere create dalle ultime piogge, nonché dell’assenza di turisti in spiaggia, scorrazzavano indisturbati sulle distese di sabbia fra Apani e la Riserva Naturale di Torre Guaceto. Alla vista dell’alt imposto dai Carabinieri, i motocrossisti si sono dati ad una fuga precipitosa fra dune e strade sterrate: due sono riusciti a dileguarsi con la moto, l’altro se l’è data a gambe a piedi, abbandonando il mezzo.

I militari hanno quindi provveduto a sottoporre a sequestro la moto abbandonata, affidandola ad un custode giudiziario; al contempo, hanno proceduto a continuare le indagini per identificare sia il motocrossista appiedato, sia i suoi due “compagni di avventure”.

Come è noto, il litorale brindisino è intensamente sollecitato, su tutta la fascia sabbiosa, dal deprecabile fenomeno del “motocross selvaggio”, che va ad interessare anche aree naturali di particolare pregio, come i Parchi Regionale delle Dune Costiere e delle Saline di Punta della Contessa, nonché la Riserva Statale di Torre Guaceto.

Questi sono anche Siti di importanza comunitaria della Rete “Natura 2000”, in quanto habitat e rifugio per un gran numero di specie animali, soprattutto di avifauna acquatica e limicola, per le quali il passaggio di mezzi motorizzati è un elemento di notevole disturbo, e per questo vietato.

A ciò si aggiunga che percorrere le dune con le due ruote contribuisce pesantemente al loro deterioramento, e quindi alla loro funzione di difesa contro l’ erosione costiera e l’insabbiamento dei terreni retrodunali.

Considerato tutto ciò, il Gruppo Carabinieri Forestali di Brindisi da tempo ha puntato l’attenzione sul contrasto, con pattugliamento capillare e mirato, a tale pratica poco sportiva, nonché assai lesiva dell’integrità naturale, e quindi della legalità. Quello di domenica scorsa è stato solo l’ultimo di una lunga serie di episodi.

Privacy Policy Cookie Policy