Accade nel Brindisino

Niente ricoveri a ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Francavilla Fontana: manca personale

La Asl spiega: «Dopo il concorso nessuno ha accettato assunzione». La sospensione dei ricoveri fino al 15 maggio

BRINDISI - Da oggi fino al 15 maggio sono sospesi i ricoveri nel reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Francavilla Fontana (Brindisi). Lo rende noto l'asl di Brindisi in un comunicato. La decisione è legata «alla grave carenza di personale medico», ed anche al fatto che dopo le procedure di reclutamento avviate dalla asl «nessuno ha accettato di essere assunto».

A Francavilla Fontana saranno assicurate le attività ambulatoriali di day service e di monitoraggio ostetrico, mentre le emergenze per le nascite saranno garantire nell’ospedale «Perrino» di Brindisi, che almeno per un mese sarà l’unica struttura sanitaria della stessa provincia dove si potrà partorire.

L’Asl di Brindisi precisa che la sospensione «è temporanea» e sono in corso procedure concorsuali e procedure straordinarie «finalizzate alla riapertura del punto nascita del Camberlingo nel più breve tempo possibile». «Il management aziendale - prosegue la nota- pur consapevole del disagio causato a molte pazienti, è costretto a questa decisione per non esporle a rischi derivanti da insufficienti condizioni di sicurezza clinica e organizzativa. Si tratta di una decisione faticosa, arrivata dopo aver provato nell’ultimo mese ad evitarla con tutti i mezzi possibili che leggi e disponibilità del mercato del lavoro consentono». «Resta fermo l’impegno -conclude - di riattivare l’attività ordinaria di ricovero in un presidio a servizio di un vasto bacino di utenza non appena questo sarà possibile, sempre garantendo qualità, efficienza e soprattutto sicurezza». 

AZIONE: «C'E' SCARSA ATTENZIONE ORGANIZZATIVA, RISCHIA PURE IL PERRINO»

«La sospensione dell’attività era ampiamente prevedibile, nonostante il continuo sminuire e minimizzare di Emiliano e compagni, che anche in queste ore non stanno considerando lo stesso rischio per il Perrino di Brindisi. La causa di quanto accaduto non è solo la carenza dei medici. Scontiamo pure l’assenza di una centralizzazione regionale delle procedure concorsuali, di reclutamento, turnazione e destinazione. Ogni Asl è purtroppo una repubblica autonoma e indipendente. Un’assurdità».

Lo afferma in una nota il consigliere regionale pugliese e commissario regionale di Azione Fabiano Amati, con riferimento alla sospensione delle attività nell’unità operativa di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana.
«La carenza di personale per la ginecologia di Francavilla Fontana, detto per esemplificare - aggiunge - è stata causata da procedure concorsuali attivate da altre aziende pugliesi, alle quali ha partecipato personale già in servizio presso la Asl di Brindisi. Per cui, l’aver superato il concorso ha determinato le dimissioni da Francavilla Fontana di alcuni medici, che hanno poi preso servizio presso l’altra azienda sanitaria pugliese, sguarnendo l’unità operativa di provenienza. Siamo di fronte, insomma, a pendolarismo concorsuale con conseguenze paradossali: aziende sanitarie pugliesi che sottraggono personale ad altre aziende pugliesi».

«A ciò si aggiunga - afferma ancora - che per coprire i turni bisogna ricorrere a procedure d’interpello, piuttosto che a ordini di servizio, che nel caso di Francavilla Fontana non hanno avuto l’esito sperato. E tutto ciò proprio per il fatto che ogni Asl è un mondo a parte e che addirittura all’interno delle stesse Asl non si può nemmeno utilizzare, in caso di carenze, il personale dell’assistenza territoriale per l'assistenza ospedaliera e viceversa». «Questo sistema - conclude - è insostenibile. Il reclutamento e la gestione del personale devono essere centralizzati, evitando così di lasciare a rischio chiusura unità operative importanti. Si avrà il coraggio di fare questa importante riforma? Un’azienda sanitaria unica regionale almeno per gli aspetti relativi al reclutamento e alla gestione del personale? Spero di sì».

FIALS «EMERGENZA NELL'EMERGENZA»

«Eravamo stati facili profeti quando paventammo la chiusura del reparto di ostetricia dell’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana, ufficialmente per lavori di ristrutturazione della sala parto, quando invece sapevamo perfettamente che il problema reale era di fatto la cronica carenza di personale medico». Lo afferma in una nota Elena Marrazzi, segretario nazionale e responsabile del coordinamento donne della Federazione italiana autonomie locali e sanità.

«L'azienda sanitaria brindisina, purtroppo sempre meno competitiva, a causa di un management che appare quanto mai "confuso", - aggiunge - è stata, pertanto, costretta a scrivere alla Regione Puglia, chiedendo di attivare procedure di reclutamento, per superare questa grave criticità. E la Regione, di rimando, aveva chiesto ai direttori generali delle Asl di tutto il territorio pugliese la disponibilità di specialisti che potessero effettuare turni notturni presso l’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia del Camberlingo, in regime di prestazione aggiuntiva. Nel frattempo, nella nota dell’Azienda si legge che "si valuteranno le opportune rimodulazioni del personale", e ciò fa pensare a spostamenti di lavoratori come fossero pacchi, senza pensare alle conseguenze che gli stessi avranno nella conciliazione vita lavoro e sullo stesso benessere organizzativo».

«Un’emergenza nell’emergenza, dicevamo, perché probabilmente non si è neppure considerato l’inevitabile sovraccarico cui saranno sottoposti i dipendenti dei reparti del Perrino, già di per se stessi a corto di personale, con inevitabili conseguenze anche sulla qualità e sulla efficacia delle cure ai cittadini. Per non parlare del fatto che questa situazione rappresenta l’ennesima violazione dei diritti delle donne che saranno costrette a far nascere i propri figli lontane dalla propria residenza». «Eppure, lo abbiamo detto più volte - conclude - la sanità dovrebbe andare nella direzione più prossima alla cittadinanza, avvicinando e accorciando le distanze, mentre nella realtà continuiamo ad allontanare i servizi ed a rendere sempre più le strutture "cattedrali nel deserto"».

Privacy Policy Cookie Policy