La visita
Il ministro dello Sport a Brindisi: «Avrete più impianti sportivi»
Andrea Abodi: «Tante scuole senza palestra: daremo di più a chi ha di meno», poi la visita al Ferraris e una promessa: «Tornerò tra un anno per vedere cosa è cambiato»
BRINDISI - Dare di più a chi ha di meno, in modo da ridurre il gap tuttora esistente in tema di impiantistica sportiva.
È lo slogan che ha accompagnato ieri la visita a Brindisi del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, e non è un caso che il tour nella città adriatica sia iniziato presso l’istituto professionale “Ferraris”, una scuola che negli anni scorsi è rimasta chiusa per tanto tempo (e ancora oggi non è del tutto agibile) a causa proprio di gravissime anomalie strutturali (finite alla ribalta delle cronache anche nazionali) e che, per l’attività sportiva, è costretta ad utilizzare una sorta di capannone (il cui stato di fatiscenza appare alquanto evidente) e, quando il tempo lo consente, un piccolo cortile interno.
«Il viaggio a Brindisi rappresenta simbolicamente l’attenzione che vogliamo riporre a tutte le realtà che sono sotto la media. Esistono tante Italia, noi vogliamo farla diventare unica e per perseguire questo obiettivo è necessario ascoltare ed osservare quali sono i problemi nell’ottica di provare a risolverli, riducendo le attuali distanze e ciò anche in una visione più larga: ad esempio, lo sport nel nostro Paese entra nelle scuole solo a partire dalla quinta elementare e per un’ora soltanto e questo è uno degli aspetti per cui siamo lontani dagli standard europei».
Queste le prime parole del Ministro, accolto al “Ferraris” dalla dirigente scolastica Rita Ortenzia De Vito, dal sindaco Riccardo Rossi, il vice prefetto vicario Maria Antonietta Olivieri (in rappresentanza del prefetto, Michela La Iacona), dal Questore Annino Gargano, dalla dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale (ambito territoriale di Brindisi) Angela Tiziana Di Noia e dai vertici delle forze dell’ordine locali, nonchè dalle centinaia di studenti dell’istituto.
«Con il Ministro dell’Istruzione - ha proseguito Abodi - siamo in piena sintonia ed elaborare progetti su scuola e sport è un obiettivo comune e condiviso. Del resto, gli stessi Giochi della Gioventù non rappresentano solo un progetto sportivo, ma sono il segno tangibile della volontà di costruire un’agenda sistematica permanente che consenta di affrontare i temi delle infrastrutture e dell’avviamento allo sport. E ciò, partendo dal triste dato secondo cui in Italia la metà delle scuole o non è dotata di palestra o ne ha una non all’altezza delle aspettative. Non sarà semplice, vi è consapevolezza, perchè quando si tratta di intervenire sull’impiantistica sportiva occorre sempre del tempo, ma l’impegno sarà massimo”.
Altro tema molto sentito in città, il nuovo palaeventi: «Del progetto - ha puntualizzato ancora il Ministro - sono anni che ne parlo con il presidente Marino. Oggi siamo alla vigilia di scelte definitive e, se Dio vuole, di aperture di cantiere che, grazie alla collaborazione di tutti gli enti istituzionali, la capacità di migliorare e, soprattutto, di realizzare. Purtroppo, la tempistica è lunga e non si possono prendere scorciatoie: se siamo arrivati ora con qualche anno di ritardo è perchè le carte dovevano stare a posto”.
Il New Arena sarà una delle strutture che ospiteranno i Giochi del Mediterraneo nel 2026: «Quest’evento deve essere un punto di svolta per l’eredità che dovremo lasciare in tema di impianti sportivi. Certo, in tre anni non si possono fare rivoluzioni - ha aggiunto il Ministro - ma la priorità resta comunque quella di rendere gli impianti più funzionali e accessibili. Le risorse finanziarie non mancano e il Pnrr (rispetto al quale dobbiamo recuperare il tempo perso lo scorso anno e... riaprire qualche cancello che si è chiuso) è solo una delle misure, alla quale se ne affiancano diverse altre”.
Dopo l’incontro con gli studenti e la dirigente del “Ferraris” (che sono, peraltro, riusciti a strappare al Ministro la promessa di tornare tra un anno per vedere se qualcosa sarà cambiata in meglio), la visita è proseguita con la successiva tappa al Circolo Tennis (che sarà interessato a breve da lavori di adeguamento e completamento), dove il Ministro Abodi ha incontrato la campionessa brindisina di tennis Flavia Pennetta, quindi allo stadio “Fanuzzi” (dove ha incontrato il presidente e i giocatori del Brindisi Football Club), al Parco Buscicchio (dove ha sede il polo tecnico federale di trampolino elastico e dove Abodi si è soffermato a parlare con il presidente della Ginnastica Brindisi Enio De Cesare e con il talentuoso e nazionale Marco Lavino) e, infine, al PalaPentassuglia, con relativo incontro con la squadra della New Basket e il presidente Fernando Marino.