Sanità
Fasano, quell’ospedale tanto atteso e la sua consegna slittata tre volte
Doveva rimpiazzare quello chiuso quattro anni fa. Adesso la nuova data per l'ultimazione dei lavori è stata fissata al 24 luglio
FASANO - Resta fissata al 24 luglio prossimo, dopo essere slittata per ben 3 volte, la data per l’ultimazione del nuovo Ospedale Monopoli-Fasano. Il tutto, naturalmente, incrociando le dita e salvo ulteriori malaugurati aggiornamenti del già rimaneggiato crono-programma.
Purtroppo un ampio territorio, in particolare quello Fasanese, continua ad attendere senza avere una struttura ospedaliera in grado di far fronte alla domanda sanitaria della zona. Del resto la decisione di costruire un nuovo ospedale scaturì proprio dalla necessità di potenziare l’offerta sanitaria su un territorio, quello del Nord-Est Brindisino e del Sud-Est barese, dove le carenza di strutture e servizi sussistono da anni, ad iniziare da quanto avvenuto con l’ultimo Piano di riordino ospedaliero della Regione, ossia la chiusura o, tecnicamente, la «riconversione» dell’Umberto I di Fasano in presidio territoriale. Una «riconversione» attuata proprio in vista del nuovo ospedale. Purtroppo, però, la riconversione del vecchio ospedale non è stata neanche parzialmente contestuale all’apertura del nuovo presidio che, a tutt’oggi, è un cantiere aperto. Un dato oggettivo che sta penalizzando il territorio fasanese, soprattutto dopo l’ennesima proroga del termine del fine lavori. Uno slittamento ufficializzato poche settimane fa dall’Asl Bari che ha, di fatto, approvato la terza perizia di variante con la quale viene aggiornato il crono-programma delle opere ancora da realizzare per ultimare il nosocomio al confine tra Fasano e Monopoli.
Tempi dilatati, quindi, per l’ultimazione di un’opera che ha visto la posa della prima pietra nel lontano 26 settembre 2018, quando fu sbandierato che la struttura sarebbe stata ultimata dopo 1000 giorni di lavoro. Conti alla mano, quindi, si registra uno sforamento non indifferente e non pochi sono stati i politici che hanno «segnalato» al presidente della Regione l’accaduto. Messo nero su bianco dalla Asl, con la delibera relativa alla terza perizia suppletiva e di variante in corso d’opera, l’importo contrattuale viene aggiornato a 79.523.526,17 euro e la consegna dell’opera slitta di ulteriori 90 giorni. Salgono quindi a 1.686, complessivamente, i giorni stimati per ultimare l’ospedale.
L’Asl Bari ha fatto presente che lo spostamento del fine lavori da aprile a luglio si è reso necessario in considerazione delle documentate difficoltà di approvvigionamento dei materiali che stanno investendo l’intero settore edilizio nazionale con ripercussioni, nel caso specifico, legate al ritardo delle consegne di tubazioni, materiali per coibentazioni, ceramiche, componenti elettrici ed elettronici, gruppi frigo ed altro. La perizia di fatto porta a sintesi il crono-programma dei lavori e la previsione di avanzamento economico dell’opera redatti dall’appaltatore, il verbale di concordamento dei nuovi prezzi, oltre all’esigenza di coordinare i lavori suppletivi ed opzionali con la fornitura di arredi ed attrezzature tecnologiche. Tutto ciò, come prescritto dalla Asl Bari, per consentire un costante monitoraggio delle opere appaltate anche in eventuale chiave sanzionatoria, fermo restando il completamento al 25 aprile 2023 delle lavorazioni non impattate dalla stessa perizia di variante e dalle difficoltà di approvvigionamento, ad esempio tutte le aree di degenza, i corridoi e le facciate esterne che saranno puntualmente ultimate.
Nel Fasanese, quindi, si attende con particolare trepidazione (e anche con un po’ di ansia) l’ultimazione del nuovo ospedale. E la proroga anche di un solo giorno della consegna dell’opera, allunga il tempo d’attesa di una comunità che continua ogni giorno a dover fare i conti con l’assenza di un ospedale per acuti, avendo come punto di riferimento d’eccellenza solo l’ospedale Perrino di Brindisi.