Il progetto
Dalle campagne di Brindisi arriva la proposta di adottare filari di vigneti
L'iniziativa propone di vivere in prima persona il rapporto con la terra e la vigna imparando e scoprendo tutto ciò che ruota intorno alla produzione del vino: dal vigneto alla cantina. E il proprietario del filare avrà anche il certificato di adozione con il suo nome
BRINDISI - Un regalo insolito, un'esperienza a contatto diretto con la natura, un modo alternativo per "fare" l'agricoltore. Adottare un filare di un vigneto è l'idea di un'azienda vinicola del Brindisino, Tenute Lu Spada. «I nostri vigneti - spiegano - si sviluppano sul vecchio tracciato dell’Appia antica, non lontani dal mare, a ridosso di un’area protetta, in una pianura ricca di terre fertili. Il profumo dell’uva si mescola con quello della terra e del mare regalando scorci e paesaggi di grande emozione. Da questa storia, da queste terre, da questi vigneti non può che nascere un vino che è espressione di questo territorio e dei vitigni autoctoni come il negroamaro, il susumaniello, la malvasia nera di Brindisi, il minutolo. Ai quali abbiamo aggiunto il vermentino che non è una varietà nativa ma che si esprime benissimo beneficiando della vicinanza al mare Adriatico».
La loro proposta è vivere in prima persona il rapporto con la terra e la vigna imparando e scoprendo tutto ciò che ruota intorno alla produzione del vino: dal vigneto alla cantina. Come? Adottando o regalando un filare o anche più d'uno. Al filare si può dare il proprio nome o quello di un'altra persona. E, dietro una quota d'adozione, si ha diritto ad una serie di "benefit", a cominciare dal certificato di adozione con il nome del proprietario del filare, alla targa con il nome stesso ad inizio filare, oltre a bottiglie del vino prodotto dalla varietà del filare prescelto e la partecipazione alle fasi di lavorazione della vigna compresa la vendemmia. Per aderire, si può scrivere a info@tenuteluspada.it.