La nota
Brindisi, «Tassa aeroportuale alle stelle, così rischiamo di perdere grosse chance»
«Ryanair annuncia nuovi investimenti, ma chiede di abbassare la tariffa che al contrario il Comune ha aumentato»
«Ryanair investe con nuovi aerei ma chiede di abbattere la tassa aeroportuale, mentre a Brindisi... viene aumentata». L’atto di accusa è della consigliera comunale di opposizione, avv. Carmela Lo Martire, che non nasconde il timore in ordine al rischio di perdere grosse opportunità: «L’amministrazione comunale - afferma -, sta creando le condizioni per una potenziale perdita di competitività e opportunità dell’aeroporto. La conferma giunge dalle dichiarazioni dell’Ad di Ryanair, O’Leary, che ha annunciato che baserà entro maggio in Italia decine di nuovi aerei, che potrebbero aumentare se venisse abolita l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco. Questa tassa è fissata in tutta Italia a 6,50 euro, ma il Dl Aiuti ha introdotto la possibilità per i Comuni con un disavanzo pro-capite superiore a 500 euro di incrementarla tassa per riassestare i bilanci, e il Comune di Brindisi ha immancabilmente deciso di cogliere la palla al balzo e di fare cassa».
Quindi, aggiunge: «O’Leary ha rimarcato che la richiesta più urgente avanzata al Governo è legata all’addizionale comunale, affermando che “una tassa, che esiste solo in Italia e che non danneggia solo Ryanair, frena lo sviluppo dell’intero settore. Chiediamo da anni che venga eliminata, invece negli ultimi tempi è stata addirittura aumentata in alcuni aeroporti. Se il governo ci ascolterà, noi faremo la nostra parte. Siamo pronti a portare altri 40 aerei nelle basi italiane, per un investimento complessivo da 4 miliardi di euro che porterebbe almeno 1.500 nuovi posti di lavoro. Nel piano che abbiamo presentato al ministro Salvini prevediamo un aumento nel numero di passeggeri trasportati da 56 a 80 milioni”. Dichiarazioni che fanno seguito al malumore che serpeggia dagli uffici di Aeroporti di Puglia: dove pensate che saranno collocati i nuovi aerei che porteranno nuovi traffici e nuova occupazione? Forse non in quegli scali in cui i Comuni hanno introdotto... un ulteriore balzello».