la storia
Ostuni, madre e figlio in fuga? No, solo una pec non letta
Il papà (separato) era andato a prendere da casa della ex il bambino per un weekend con lui, ma non c’era nessuno
OSTUNI - Una pec non letta da un avvocato ha rischiato di provocare un... «incidente diplomatico» mobilitando nel frattempo forze dell’ordine e investigatori per quello che inizialmente sembrava un reato e che, poi, si è rivelato solo un equivoco. Il padre di un ragazzo si è recato a casa della ex moglie per prendere il figlio che, stando a quanto previsto dall’accordo di separazione, quel giorno avrebbe dovuto stare con lui e non riceve risposta. Il fatto è successo nei giorni scorsi a Ostuni. L’uomo – un professionista della città bianca – ha provato e riprovato a citofonare ed ha anche chiamato al cellulare la ex moglie, ma in entrambi i casi non ha avuto risposta. A quel punto, andato su tutte le furie, ha telefonato alle forze dell’ordine e ha chiesto il loro intervento. Sul posto, poco dopo la telefonata dell’uomo, è arrivata una pattuglia dei carabinieri. I militari dell’Arma hanno preso atto del fatto che, in effetti, a casa della ex moglie del professionista non c’era nessuno. A seguire si sono attivati per risolvere il “giallo”.
La soluzione all’enigma, che rischiava di trasformarsi in un vero e proprio caso giudiziario, è arrivata – per fortuna – a strettissimo giro di tempo. Non c’era stato nessun tentativo della madre di non far vedere al padre il figlio, ma solo un’omissione (di lettura) da parte dell’avvocato del professionista. Il legale della signora – è emerso dalla rapida indagine condotta dai militari dell’Arma – aveva inviato all’avvocato di controparte (ossia il legale l’ex marito della donna) una pec attraverso la quale metteva a conoscenza il professionista che il successivo fine settimana sarebbe andata con il figlio a Parigi, per una breve vacanza. Il contenuto di quel messaggio di posta elettronica certificata, tuttavia, non è mai stato comunicato al naturale destinatario e questa «omissione» ha dato vita ad un gigantesco equivoco. Il professionista ostunese, pertanto, pensando che la moglie volesse fare la furba, ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine e da qui il putiferio che ha mobilitato forze dell’ordine e rappresentanti legali delle parti, fortunatamente risoltosi nel breve volgere di qualche ora. Una mobilitazione peraltro più che giustificata nelle fasi iniziali, quando ancora l’equivoco non era stato chiarito, considerando che la Cassazione, proprio a seguito di una recente sentenza, ha stabilito che è reato impedire ad un genitore di vedere il figlio.