il caso

Brindisi, un centro polifunzionale al posto del dormitorio

Pierluigi Potì

Sarà realizzata la "Casa delle culture". Ma i migranti dove andranno?

BRINDISI - Un centro polifunzionale al posto dell’attuale dormitorio di via Provinciale San Vito. Il cambio di destinazione e di uso della struttura di accoglienza per migranti si avvicina sempre più (nei giorni scorsi sono stati aggiudicati i lavori per la realizzazione della cosiddetta “Casa delle Culture”, finalizzata all’integrazione e all’inclusione sociale dei migranti), ma sulla sorte che seguiranno i circa 80 ospiti del dormitorio ancora non è dato sapere nulla. Integrazione e inclusione, infatti, sono cose ben distinte dall’accoglienza. Il che, tradotto in termini pratici, significa che non avrà più funzione di dormitorio. E allora la domanda sorge spontanea: dove verranno sistemati e con quali criteri e modalità avverrà il trasferimento in altra struttura di accoglienza?

“Stiamo cercando una soluzione, ma non è semplice”, hanno fatto sapere dagli uffici dei Servizi Sociali. Già, non è semplice e, intanto, il tempo stringe, laddove i lavori per la realizzazione del nuovo centro polifunzionale, rispettando la tabella di marcia, avverrà verosimilmente entro la fine dell’anno. Appena due mesi (o poco più) di tempo per ovviare al problema della diversa sistemazione, un aspetto di fondamentale importanza a cui non si è riusciti a dare ancora una soluzione nonostante il progetto risalga al 2019. Mesi fa, si parlò di un progetto, in attuazione del quale i migranti saranno spostati in più strutture di accoglienza del territorio provinciale.

Ma si terrà conto della località in cui ciascuno di essi lavora, in modo tale da non essere costretti a percorrere tanti chilometri per andare e tornare ogni giorno dal posto di lavoro? La preoccupazione e il disappunto espressi dai diretti interessati (più volte manifestati anche durante la distribuzione dei pasti alla Caritas) è legata proprio a questa evenienza e l’invito - rivolto a chi dovrà decidere in tal senso, sempre che una soluzione si trovi - è che si tenga conto delle esigenze di ogni singolo migrante.

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