Solidarietà

Brindisi, sempre più lunghe le file della mensa dei poveri delle parrocchie

Redazione online

Fino a 200 pasti al giorno, e tra gli indigenti anche chi, fino a ieri, apparteneva al cosiddetto ceto medio

BRINDISI - Sempre più lunghe le file alla mensa dei poveri, ne sa qualcosa la comunità parrocchiale di Brindisi che si è messa al servizio dei poveri e degli ultimi.

Un sostegno per i poveri garantito 365 giorni l'anno e che offre un pasto caldo agli indigenti senza fissa dimora e ai migranti.  Un’iniziativa  che grazie a 16 parrocchie permette di offrire fino a duecento pasti al giorno a chi altrimenti non avrebbe nessuna possibilità, neanche di comprare un tozzo di pane.

Le parrocchie l’anno scorso hanno costituito l’associazione «Parrocchie solidali Brindisi». La mensa da marzo si è trasferita presso il centro pastorale di via Peschiera, accanto alla chiesa di Santa Chiara. Uno spostamento, voluto dall’arcivescovo, che si è reso necessario per operare in locali più idonei e accoglienti.

Il servizio, dalla spesa alla preparazione dei pasti fino alla distribuzione, prima gestito dalla Caritas è gestito adesso direttamente dalle sedici parrocchie brindisine con il supporto di oltre cento volontari.

«Si presentano in mensa – spiega don Massimo Mengasi, parroco di Cristo Salvatore e attuale coordinatore del servizio – da 180 a 200 persone al giorno. Sono perlopiù famiglie brindisine che non hanno reddito, persone sole che hanno ridotte disponibilità economiche o che hanno perso il lavoro, senza fissa dimora e anche una piccola percentuale di extracomunitari. Da qualche tempo si vedono anche persone provenienti dal ceto medio che la crisi economica acutizzata dalle conseguenze della pandemia ha colpito duramente».

A sostegno dell’Associazione Parrocchie Solidali Brindisi è intervenuto con un messaggio su Facebook anche don Cosimo Schena, il prete influencer, conosciuto come il poeta dell’Amore di Dio e seguitissimo sui suoi canali social.

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