l'Incidente
Brindisi, ragazza punta da ago di siringa sulla spiaggia ingombra di detriti
«Se il lido fosse stato ripulito, forse non mi sarei fatta niente»
Brindisi - Quando le spiagge libere non vengono pulite con la frequenza assidua che richiede la stagione estiva può capitare di tutto. Anche di pestare una siringa nascosta nella sabbia e di pungersi, con tutti gli annessi rischi di salute.
È accaduto venerdì scorso sull’arenile pubblico che qualche anno fa era meglio conosciuto come Lido Poste ad una ragazza mentre si accingeva a fare ingresso sulla spiaggia. La malcapitata ha involontariamente messo il piede su una siringa che era poco visibile ed evidentemente riposta in verticale, atteso che l’ago è penetrato attraverso la suola della ciabatta indossata dalla ragazza, conficcandosi sotto la pianta del piede. L’incidente ha indotto subito la giovane bagnante a lasciare in fretta e furia zaino e asciugamano, chiedendo ad una coppia lì presente di lanciare un occhio alla roba durante la sua assenza, e a correre subito verso l’infermeria del contiguo stabilimento balneare.
Qui è stata disinfettata a fondo allo scopo di prevenire qualsiasi tipo di guaio. Ma lo spavento è stato davvero tanto e, giustamente, la ragazza si è lamentata per le condizioni in cui si presentava la spiaggia libera, piena non tanto di rifiuti (era stata pulita qualche giorno prima), quanto dei detriti portati nei giorni precedenti sulla sabbia dalle mareggiate provocate dal forte vento di maestrale. «Se chi di dovere avesse provveduto, come era logico che fosse, a pulire il lido - ha detto sconsolata - probabilmente quella siringa non sarebbe rimasta sotto la sabbia. Mi sembra assurdo che i bagnanti debbano stare con questa preoccupazione quando si recano a mare per una gioornata spensierata».