Nel brindisino
Erchie, attentato incendiario contro azienda agricola: arrestati 2 giovanissimi
Volevano essere sicuri che la loro azione provocasse un disastro e, per questo, hanno appiccato le fiamme in contemporanea in diversi punti di una proprietà rurale
ERCHIE - Volevano così essere sicuri che la loro azione provocasse un disastro che hanno appiccato le fiamme in contemporanea in diversi punti di una proprietà rurale. Il rogo, che è stato spento dai Vigili del Fuoco, ha reso inagibili due degli edifici di campagna, ma per i presunti incendiari si sono aperte le porte del carcere. Ad arrestare Giovanni Summa, 20 anni, e Francesco Ligorio, 18 anni, ercolani, sono stati i carabinieri della stazione di Erchie. Il reato che viene contestato ai due giovani è quello di incendio doloso in concorso.
Dopo aver cosparso di benzina la parte interna di due case rurali, un deposito della legna e cinque alberi di ulivo, hanno appiccato le fiamme. In pochi istanti si è scatenata l’apocalisse. A dare l’allarme ai Vigili del Fuoco è stata la persona che conduce la tenuta agricola, che è di proprietà di un ercolano. Immediatamente da Manduria, dove ha sede un distaccamento dei pompieri, è stata inviata in contrada Annunziata, dove è sita la proprietà finita nel mirino dei due incendiari, una squadra di pompieri. I Vigili del Fuoco sono arrivati in tutta fretta sul luogo dell’incendio ma, proprio in considerazione dei fatto che le fiamme erano state originate in contemporanea in più punti, non hanno potuto limitare più di tanto le conseguenze devastanti dell’incendio. Le fiamme hanno compromesso la staticità dei due edifici, che sono stati messi in sicurezza dagli stessi pompieri.
Per quanto, una volta dato fuoco alla tenuta, i due incendiari si sono allontanati da contrada Annunziata il prima possibile, i carabinieri sono comunque riusciti a collegarli a quello che era successo. Nella fuga, infatti, i due presunti autori del rogo hanno perso alcuni accessori di abbigliamento e, quando sono stati rintracciati dai carabinieri, i loro abiti erano ancora impegnati dell’odore acro del fumo sprigionato dal rogo. D’intesa con il pm di turno, i militari dell’Arma hanno proceduto all’arresto dei due giovani ercolani, che sono poi stati condotti nel carcere di Brindisi. Summa e Ligorio resteranno dietro le sbarre almeno sino alla celebrazione dell’udienza di convalida del loro arresto.
Novelli Neroni. Una delle ipotesi al vaglio dei carabinieri è che i due abbiano dato fuoco alla casa rurale, alle pertinenze della stessa e agli alberi di ulivo per il “semplice” gusto di gettare scompiglio e vedere Vigili del Fuoco e Carabinieri correre a sirene spiegate verso il luogo dell’incendio.