L'idea
Brindisi candida la via Appia a patrimonio dell'Unesco
La via Appia Antica, Regina Viarum, ricordano dal Comune, «è l'arteria di collegamento di circa 540 chilometri tra Roma e Brindisi
BRINDISI - La giunta comunale di Brindisi ha deliberato all’unanimità la candidatura della via Appia antica e della città di Brindisi a diventare sito Unesco «patrimonio dell’umanità». La volontà dell’amministrazione è quella di far rientrare Brindisi, con particolare riferimento alla via Appia, nella «Convezione sulla protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale» promossa dalla Conferenza generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza, la cultura che è stata firmata a Parigi il 23 novembre 1972, e che è stata ratificata dallo Stato Italiano con legge n. 184 del 1977.
La via Appia Antica, Regina Viarum, ricordano dal Comune, «è l'arteria di collegamento di circa 540 chilometri tra Roma e Brindisi, la cui costruzione inizia nel 312 a.C. per volontà di Appio Claudio, politico e letterato romano, e viene completata fino a Brindisi all’inizio del II sec. a.C.» e quindi "costituisce un capolavoro del genio creativo umano per la lunghezza del percorso, attraverso quattro regioni: Lazio, Campania, Basilicata e Puglia e per la particolarità della tecnica costruttiva».