Barletta, torna la movida molesta, I residenti: «Tutto troppo: rumore, rifiuti e caos»
Un esposto a polizia locale e commissariato. «Coinvolgeremo anche il prefetto». «Il problema si potrebbe risolvere facilmente con maggiori controlli»
Torna il problema movida nel centro storico. Dopo un’estate trascorsa tra alti e bassi, anche grazie allo spostamento di gran parte dei locali sulle litoranee, i residenti della zona più antica della città sono tornati ad alzare la voce contro il mancato rispetto delle regole. Emissioni sonore oltre i limiti, occupazioni eccessive di suolo pubblico e scarsa vigilanza nelle ore notturne: il comitato dei residenti non ci sta ed è pronto ad intraprendere una nuova battaglia.
«Purtroppo, dopo quanto avvenuto in primavera (ci fu una prima denuncia seguita poi dall’intervento del sindaco, ndr) i problemi si sono ripresentati e – ha spiegato un rappresentante del gruppo – ci siamo mossi come associazione degli abitanti del centro storico». L’associazione ha depositato un esposto, presentato sia al Commissariato di Polizia sia alla Polizia Locale. «Al Commissariato inizialmente non volevano accettarlo, sostenendo che fosse di competenza dei vigili – hanno raccontato i residenti – ma abbiamo insistito e protocollato il documento. Lo stesso esposto era già stato presentato ai vigili nel 2023. Questa volta andremo avanti, anche coinvolgendo il Prefetto».
Nell’esposto vengono denunciate le emissioni sonore oltre i limiti consentiti, le occupazioni irregolari di suolo pubblico - «un locale autorizzato per 50 posti ne accoglie anche 1.000», ha sottolineato una residente - e l’abbandono dei rifiuti fuori dagli orari stabiliti. «C’è anche un locale - hanno aggiunto i rappresentanti del comitato - che probabilmente non rispetta quanto disposto dal regolamento comunale dei dehors del 30 dicembre 2024. Essendo in zona rossa, infatti, non avrebbe il diritto di utilizzare ombrelloni, stufe e tavolini. Così vengono violati i diritti dei cittadini e viene intaccata la tranquillità di noi residenti».
Fatte queste premesse, dal comitato è arrivata anche una precisazione. «A fronte di questo - hanno chiarito i residenti - va detto che alcuni locali rispettano le regole, mentre altri continuano a ignorarle. Il problema si potrebbe risolvere facilmente, con più controlli e con la volontà di far rispettare quanto disposto. Serve un dialogo serio, ma anche il pugno fermo verso chi rovina la convivenza civile».
A proposito di dialogo, il comitato ha annunciato di aver già avuto un colloquio con il sindaco che «si è mostrato disponibile ad affrontare la questione anche personalmente». Novità in tal senso potrebbero arrivare già oggi. Questa mattina, infatti, è previsto un incontro tra amministrazione comunale e titolari dei locali, durante il quale si cercherà di stabilire nuove linee condivise. Tra i punti che verranno discussi ci sarà, probabilmente, anche quello relativo agli orari delle emissioni sonore. Lo scorso 30 settembre sono scaduti quelli estivi che prevedevano per i titolari delle attività commerciali e degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, lo stop all’una dal lunedì al giovedì e alle 2 dal venerdì alla domenica, oltre che nei festivi e nei prefestivi.
Per i titolari di licenza di pubblico spettacolo, invece, l’interruzione delle emissioni sonore e di somministrazione di bevande alcoliche era prevista, dal lunedì al giovedì, alle 2,30 del giorno successivo e, dal venerdì alla domenica (festivi e prefestivi compresi), alle 3,30 del giorno successivo. Si è ora in attesa che entrino in vigore gli orari invernali che dovrebbero vedere lo stop alle emissioni in una fascia compresa tra le 23 (in settimana) e le 24 (nel week-end). In attesa di novità in tal senso, i residenti hanno espresso l’auspicio che «si arrivi a una sintesi chiara: nessuno vuole danneggiare il lavoro degli esercenti, ma devono rispettare chi abita qui».