LA QUERELLE
Barletta, le antenne in zona 167 Scontro tra Comune e residenti
Botta e risposta nell’ultima assemblea tra il sindaco e il comitato di quartiere. Il 15 ottobre altre verifiche
Doveva essere un confronto, si è trasformato in uno scontro verbale. L’assemblea promossa dal comitato di quartiere zona 167 per provare a fare ulteriore chiarezza sulla situazione delle tre antenne di telefonia installate su alcuni immobili di via delle Querce si è trasformata in un dibattito burrascoso tra il sindaco Cosimo Cannito e i residenti.
Nella prima parte dell’assemblea, il primo cittadino ha illustrato con una lunga e dettagliata relazione ciò che l’amministrazione ha fatto nel corso di questi mesi per verificare l’impatto di quelle antenne sulla salute della popolazione. Al suo fianco anche l’assessore all’Ambiente, Mihaela Albanese. «La prima notizia che abbiamo voluto riportare ai residenti - ha spiegato Albanese - è il risultato, con valori altamente al di sotto del minimo consentito, emerso dall’ultimo report Arpa. Le indagini erano state condotte dal 17 al 27 settembre con una centralina a monitoraggio costante nella scuola Giovanni Paolo II in via dei Pini». Albanese ha poi specificato come nel corso del dibattito si sia reso necessario «fare delle precisazioni in merito al millantato disinteresse dell’amministrazione nei confronti dei residenti dei condomini coinvolti».
«Ai presenti - ha spiegato l’assessore - è stata mostrata tutta la corrispondenza protocollata che amministrazione e Arpa Puglia hanno avuto in materia, nonché il monitoraggio effettuato a marzo 2025 (a seguito di una richiesta avanzata da Legambiente nel mese precedente) che già aveva prodotto esiti rassicuranti. Tali risultati, inoltre, erano stati resi noti in tre sedi: consiglio comunale a seguito di una domanda di attualità, tavolo ambiente di maggio e un primo incontro col quartiere il 10 Giugno. Nonostante la verifica effettuata a marzo e l’ampia comunicazione attraverso i canali istituzionali, il comitato 167 ha continuato ad esprimere perplessità e a non ritenere sufficienti i controlli effettuati, comunicandolo a mezzo stampa. Anche per questo abbiamo proceduto all’ulteriore controllo nel mese di settembre». L’assessore ha quindi ribadito l’impegno dell’amministrazione per la realizzazione del nuovo regolamento per le installazioni ed ha annunciato per il 15 ottobre la data delle verifiche sul presunto abuso edilizio alla base dell’interruzione dell’installazione di uno dei tre apparecchi. «Apprezziamo - ha chiosato Albanese - la collaborazione delle associazioni, ma respingiamo ogni tentativo di strumentalizzare la materia».
Di strumentalizzazione ha parlato anche il sindaco, evidenziando l’adesione dei rappresentanti del comitato 167 Giuseppe Di Bari e Raffaele Patella al neonato movimento Rete Civica, schieratosi apertamente in posizioni avverse all’amministrazione. Ne è nato un forte scontro verbale evidenziato poi dal comitato in una nota. «La relazione del sindaco - hanno affermato Di Bari e Patella - si è presto trasformata in una lezione di arroganza istituzionale, capace di spiazzare e indignare molti dei presenti. Con toni e parole fuori luogo, il primo cittadino ha deciso di spostare il baricentro della discussione: invece di rispondere nel merito, ha tentato di screditare chi ha sollevato il problema, accusando il comitato di alimentare allarmismo sociale e di utilizzare il disagio dei residenti per fini politici».
Un’accusa che ha suscitato la reazione dei cittadini presenti, i quali hanno ricordato come, «senza l’iniziativa del Comitato, la questione delle antenne sarebbe rimasta sepolta in qualche cassetto del Comune». Per il comitato «ciò che è avvenuto segna l’ennesima pagina amara nel rapporto tra cittadini e istituzioni. Il sindaco ha perso l’occasione di ascoltare - e con essa, quella di dimostrare che l’amministrazione sa dialogare con chi vive quotidianamente i problemi reali della città. Respingiamo con fermezza ogni tentativo di mistificazione e ribadiamo l’indipendenza da qualsiasi logica politica».