la città che cambia

Trani, chiude l’Istituto dell’infanzia delle Suore Angeliche: diventerà una Rsa per anziani

Nico Aurora

Dopo quasi cinquant’anni di attività, la scuola dell’infanzia paritaria presso l’Istituto San Paolo delle Suore Angeliche termina definitivamente il suo percorso.

Si chiude un capitolo importante della storia educativa cittadina. Dopo quasi cinquant’anni di attività, la scuola dell’infanzia paritaria presso l’Istituto San Paolo delle Suore Angeliche termina definitivamente il suo percorso.

La struttura, che aveva iniziato ad accogliere i bambini nel settembre del 1976, cessa ogni funzione a seguito della comunicazione ufficiale inoltrata dal gestore il 25 settembre 2025. L’Area Pubblica Istruzione del Comune ha quindi revocato l’autorizzazione al funzionamento, compresa la sezione Primavera, con effetto immediato, richiamando la normativa regionale di riferimento.

Il provvedimento dispone la chiusura della scuola e l’impegno, da parte del legale rappresentante, a garantire tutti gli adempimenti necessari alla tutela delle famiglie e dei bambini che frequentavano il servizio, chiamati ora a orientarsi verso altre soluzioni educative.

L’istituto, come detto, fa capo alla Congregazione delle Suore Angeliche di San Paolo, fondata a Milano nel 1535 da Sant’Antonio Maria Zaccaria, con un carisma orientato all’educazione e all’apostolato. La presenza delle Suore Angeliche a Trani è confermata anche con una delle loro sedi situata in Via San Giorgio.

La struttura situata in corso De Gasperi 53, in cui la congregazione si trasferì dopo avere avuto sede sul porto a Palazzo Gadaleta, poi diventato sede della Sezione fallimentare del Tribunale di Trani -, è un immobile di proprietà e per mezzo secolo è stato regolarmente utilizzato per finalità educative, includendo anche sezioni di scuola per l’infanzia e primaria di alcuni circoli didattici cittadini.

La fine della scuola dell’infanzia San Paolo lascia così un vuoto nella comunità, ma apre al tempo stesso ad una nuova destinazione del plesso, che si appresta a diventare una Rsa per anziani, proseguendo così l’utilizzo sociale della struttura, seppure con una diversa vocazione.

Il progetto dovrebbe essere curato da una società che ha già acquistato la parte dell’immobile rimasta vuota dopo l’uscita delle scuole pubbliche, nonché accompagnato il percorso finale della scuola paritaria. 

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