lavori pubblici

Barletta, per il molo di Levante il sindaco chiama Salvini

Adriano Antonucci

Monta la polemica con l’Autorità portuale sulla riqualificazione. Cannito: «Non c’è indicazione su inizio e fine lavori. Quel luogo è l’anima della città»

Il molo di Levante sarà riqualificato, ma restano tanti aspetti da chiarire. L’incontro tra il commissario dell’Autorità Portuale, Francesco Mastro e il sindaco Cosimo Cannito ha portato ad un primo risultato, ma i toni sono stati tutt’altro che sereni. A margine del confronto infatti, il primo cittadino ha affermato di essere «offeso dal comportamento del commissario» ed ha annunciato la volontà di «relazionare nel merito dell’accaduto al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini».

La nota dell’Autorità Portuale Secondo quanto riferito dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSP), il commissario Mastro ha comunicato al sindaco l’intendimento dell’ente di integrare i lavori già in corso, finalizzati alla realizzazione di misure connesse alla sicurezza, con un intervento atto a rendere fruibile pedonalmente il molo di Levante. L’intervento - hanno aggiunto dall’AdSP - che dovrà essere condiviso con Comune, Prefettura, Questura della Bat e Capitaneria di Porto di Barletta, sarà finanziato sia con i 600mila euro già destinati a tale scopo nell’ambito del protocollo di intesa sottoscritto nel 2020 tra il sindaco Cannito e il presidente dell’epoca dell’AdSP, Ugo Patroni Griffi, sia, ove necessario, con fondi derivanti dall’appalto per i lavori di prolungamento dei moli foranei di prossima cantierizzazione. A tal proposito, a seguito della redazione del progetto esecutivo dei lavori di riqualificazione da parte del professionista incaricato dal Comune di Barletta, «è risultato un fabbisogno economico pari a 1,7 milioni di euro». L’Autorità portuale, non potendo il Comune affrontare la spesa, ha fatto sapere di volersi fare carico dell’intera progettazione e realizzazione delle opere e della gestione inizialmente prevista in capo all’Amministrazione.

Il commissario Mastro si è detto «consapevole del valore simbolico e identitario del molo di Levante per la comunità barlettana» aggiungendo che «la riapertura avverrà esclusivamente in condizioni di massima sicurezza e nel pieno rispetto delle leggi».

L’intervento del sindaco Cannito Ben diversi i toni del primo cittadino. «Il commissario ha comunicato la volontà di riqualificare l’area, ma la riunione è stata piuttosto dura. Lui - ha affermato Cannito - continua a pensare che il porto, il braccio e via Regina Elena siano proprietà dell’Autorità portuale, mentre io ho ribadito che i veri padroni sono i cittadini di Barletta. Nel 2007 la città ha aderito all’Autorità portuale, trasferendo la proprietà del porto, ma non per sempre: significava solo affidarla alla gestione ordinaria e straordinaria, con l’obbligo di rendere conto alla città». Cannito ha poi evidenziato come proprio dallo scontro «sia emersa la volontà dell’Autorità portuale di eseguire i lavori di messa in sicurezza del braccio e di farsi carico degli interventi riconoscendo la necessità di tenere conto della comunità». Restano però da chiarire diversi aspetti soprattutto quelli relativi alle tempistiche. «Nella nota dell’Autorità Portuale non c’è stata alcuna indicazione né sull’inizio né sulla fine dei lavori. Questo mi dispiace, perché quel luogo è l’anima della nostra città». Infine, una riflessione. «Forse - ha chiosato Cannito - nel 2007 abbiamo sbagliato a consegnare il porto all’Autorità portuale: oggi va ripensata quella scelta, anche valutando un ritorno di proprietà alla città. Io sono sempre pronto a prendermi responsabilità, ma i cittadini di Barletta hanno diritto a essere rispettati».

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