Territorio

Barletta, no alle «zone rosse»: controlli straordinari nei parchi

Adriano Antonucci

Comitato per la sicurezza: servizi di vigilanza dedicati nelle ore serali e notturne

No alle zone rosse, sì ad un piano straordinario di controllo del territorio con servizi di vigilanza dedicati ed esclusivi, nelle ore serali e notturne, nelle aree più sensibili della città di Barletta. È quanto è stato disposto nel corso del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, riunitosi ieri mattina nel palazzo del governo a Barletta, presieduto dal Prefetto Silvana D’Agostino alla presenza dei vertici provinciali delle forze di polizia e del sindaco Cosimo Damiano Cannito.

Proprio il primo cittadino di Barletta, nei giorni scorsi, aveva richiesto alla Prefettura l’istituzione di zone rosse per i giardini del Castello, i giardini De Nittis ed il parco dell’Umanità. La richiesta era arrivata in seguito alle numerose denunce di cittadini e forze politiche. Nella lettera inviata alla Prefettura, il sindaco aveva evidenziato come «nei giardini del Castello, nel parco dell’Umanità e nei giardini De Nittis si consumano, a danno dei cittadini, tutti i giorni, soprattutto nella fascia oraria serale e notturna, atti vandalici, comportamenti aggressivi minacciosi e molesti da parte di giovani, nonchè spaccio di sostanze di abuso tali da determinare un concreto pericolo per la sicurezza pubblica». Per questo motivo «al fine di garantire il libero e ordinato vivere civile e di mettere a disposizione delle forze dell’ordine efficaci strumenti di contrasto e di controllo» era stata richiesta «l’istituzione della zona rossa in ciascuno di questi luoghi della città».

Alla fine, dopo un lungo confronto nel corso del comitato, la Prefettura ha optato per un piano di controllo del territorio, che sarà successivamente definito in sede di riunione tecnica presso la Questura e vedrà l’impiego di tutte le forze dell’ordine, con il concorso delle polizie locali. Nei servizi di vigilanza - fanno sapere dalla Prefettura - saranno utilizzati gli strumenti previsti per l’allontanamento di persone che possano arrecare disturbo alla quiete pubblica o minaccia alla sicurezza della collettività. Sempre secondo quanto emerso dal comitato, inoltre, le attività delle forze dell’ordine saranno proporzionali allo stato dei luoghi.

A illustrare nel dettaglio, le ragioni della scelta di non istituire le zone rosse è stato il prefetto della Bat, Silvana D’Agostino. «In un territorio particolarmente esteso come quello di Barletta - ha detto il prefetto - abbiamo preferito predisporre un più ampio piano di controllo piuttosto che istituire zone rosse, che invece avrebbero maggior efficacia in aree delimitate e circoscritte. Daremo in particolare un segnale forte ed inequivocabile in risposta a quanto accade nel parco dell’Umanità, la zona cittadina per la quale il sindaco di Barletta ha rappresentato le maggiori preoccupazioni e dove si registra un notevole calo della percezione di sicurezza». D’Agostino ha spiegato che, al parco nel cuore della zona 167 «le forze di polizia dedicheranno servizi specifici, nelle ore serali e notturne, con l’impiego di pattuglie dedicate al di fuori dei servizi di pronto intervento».

Per quanto concerne invece i giardini del Castello, il sindaco ha confermato quanto anticipato nei giorni scorsi sulle colonne della Gazzetta, ovvero la volontà di chiudere tutti i varchi di accesso, fatta eccezione per quello centrale, in modo da rendere più agevoli i controlli delle forze dell’ordine. «Nei giardini De Nittis - ha poi concluso il prefetto - sarà riproposto il presidio fisso da parte della Polizia Locale, già concordato in sede di Comitato, che finora ha dato risultati soddisfacenti».

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