lavori pubblici

Barletta, il sindaco Cannito: «Se ci sono i fondi riapro il molo di Levante»

Adriano Antonucci

Cosimo Cannito cerca l’accordo con l’Autorità portuale per la riqualificazione

«Se il commissario dell’Autorità Portuale, con atto scritto, ci mette a disposizione i soldi per la riqualificazione del braccio di Levante, procedo ad acquisire l’area come bene comunale e la apro al pubblico». Il futuro del Molo di Levante si deciderà a Bari, ed il sindaco Cosimo Cannito ha le idee chiare.

Nella giornata odierna o al più tardi domani, il primo cittadino incontrerà nel capoluogo, Francesco Mastro, commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale. L’appuntamento era inizialmente fissato per martedì a Roma, ma la variazione di luogo e data non cambia la sostanza: si discuterà di come procedere alla riqualificazione del Molo di Levante. Il braccio, luogo simbolo per i barlettani, che lo frequentano per pescare o più semplicemente per fare un bagno, anche fuori stagione, è di proprietà dell’Autorità Portuale che in queste ore sta procedendo, di concerto con la Capitaneria di Porto e su indicazione di Prefettura e Questura, a delimitarlo con un cancello per impedirne l’accesso al pubblico.

Tale decisione è arrivata per motivi di sicurezza in seguito alla sparatoria che lo scorso 4 luglio portò al ferimento di un 30enne già noto alle forze dell’ordine, ma anche per le frequenti segnalazioni di attività illecite quali spaccio di sostanze stupefacenti o vendita abusiva di alcool. Va ricordato, inoltre, che l’area era già interdetta al pubblico dall’ordinanza della Capitaneria di Porto numero 59 del 13 novembre del 2020. Tale provvedimento, indica il molo come accessibile solo a mezzi e personale del comune di Barletta, della Capitaneria di Porto, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale e delle altre Forze di Polizia o di soccorso, in quanto non dotato di arredi portuali.

Per arrivare all’installazione di questi arredi, comune di Barletta e Autorità Portuale avevano siglato, nel maggio 2020, un protocollo d’intesa sulla base del quale l’allora presidente dell’Autorità, Ugo Patroni Griffi, si impegnava ad investire una somma di 700 mila euro per i lavori di riqualificazione dell’area. In seguito alla stesura del progetto esecutivo, datata 2023, la cifra è lievitata ad un milione e 700mila euro e l’iter si è arenato.

Nel tardo pomeriggio di venerdì, il sen. Dario Damiani (Forza Italia) ha annunciato di aver «reperito il milione di euro necessario per procedere all’installazione dell’illuminazione e al rifacimento della pavimentazione del camminamento del Molo di Levante», lanciando un segnale importante sulla strada di una possibile svolta nella vicenda.

Le parole di Damiani dovranno tradursi, però, in un atto concreto e questo potrebbe avvenire in seguito all’incontro tra sindaco e Autorità Portuale. A spiegarlo, è stato lo stesso primo cittadino nel corso del consiglio comunale di lunedì mattina. «Mastro - ha dichiarato Cannito nell’aula consiliare di via Zanardelli - ci dirà se ha la possibilità di mettere a disposizione la somma che ci permetterà di portare avanti il progetto».

Il sindaco ha poi ricordato come l’area sarà prossimamente oggetto degli interventi che porteranno all’allungamento dei moli foranei. Si partirà dal molo di Ponente, poi si arriverà anche a quello di Levante che sarà prolungato di 140 metri. «L’allungamento previsto del braccio - ha evidenziato il sindaco - comporterà l’arrivo di numerosi camion con materiale lapideo, con evidenti impatti logistici. Ricordiamoci che manca l’illuminazione e non c’è una viabilità adeguata». Al netto di questo, la posizione espressa da Cannito in consiglio è chiara. «Mi prenderò la responsabilità dell’area solo se ci sono i soldi per realizzare gli interventi e garantire la sicurezza. In caso contrario non possiamo assumercela a vuoto».

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