Cultura
Trani, il teatro mobile adesso rinasce nel verde di villa Guastamacchia
L’opera riqualificata sarà messa a disposizione di iniziative per la terza età
L’avventura del teatro mobile «Open air», progetto visionario miseramente fallito in piazza Teatro, dopo un utilizzo limitato ed un passato a dir poco travagliato, si appresta a ripartire in altro luogo. Infatti, la struttura è stata rimontata l’altro ieri presso l’area verde di Villa Guastamacchia, in via Sant’Annibale Maria di Francia.
Il progetto di ricollocazione, che mira a dare alla struttura una nuova vita a servizio delle attività ricreative per gli anziani dell’associazione Auser, ha comportato un impegno di spesa di 27.000 euro da parte dell’Area urbanistica del Comune, che si sono sommati ai 39.000 euro già spesi per l’installazione iniziale in piazza Teatro, a cura del Distretto urbano del commercio, a sua volta dipendente dal Comune di Trani in quanto ne è presidente il sindaco, Amedeo Bottaro.
La storia del teatro mobile in Piazza Teatro è stata, per stessa ammissione dei fatti, un fallimento. Alla pari di piazza Teatro, segnata da un’alternanza di progetti ambiziosi e risultati deludenti. Nata sulla base di un’idea di teatro mai realizzato, la piazza vide la colmatura del fossato (con le fondazioni del mai più realizzato nuovo teatro) nel 1995 e fu inaugurata nella sua nuova veste nel 2004, con un concerto orchestrale che ne sottolineava la vocazione artistica.
Tuttavia, il suo ruolo è presto cambiato, trasformandosi in un luogo di ritrovo per una clientela sempre più problematica, con un conseguente degrado e un aumento della percezione di insicurezza. Oggi, la situazione è peggiorata, con diversi locali che hanno chiuso e la piazza che ha perso il suo appeal.
Per rilanciare l’area, la struttura mobile che, nelle intenzioni avrebbe dovuto ospitare numerosi eventi: al contrario, è stata utilizzata solo per un paio di occasioni, tra cui un incontro dei “Dialoghi di Trani” nel 2023.
Abbandonata a sé stessa, è diventata vittima di atti vandalici che ne hanno rovinato i teli e gli arredi. Nonostante le rassicurazioni iniziali di un suo possibile riutilizzo per eventi futuri, il sindaco aveva già annunciato lo smantellamento della struttura, segnando un altro capitolo sfortunato per la piazza.
Oggi, l’obiettivo è di riqualificare l’opera con un design più funzionale e resistente. Si presume che la nuova configurazione preveda un tetto e pannelli laterali amovibili, per adattarsi alle diverse stagioni. La base è in cemento per garantirne stabilità.
Nonostante la destinazione d’uso sia chiara – prove del coro, spettacoli del gruppo “Amici della chitarra” e attività estive per gli utenti dell’Auser – permangono dubbi sui dettagli della “riqualificazione” a carico del Comune. Il presidente di Auser, Antonio Corraro, aveva infatti dichiarato che sarà l’associazione a coprire a proprie spese l’installazione di una copertura. Questo solleva un interrogativo: se l’Auser coprirà la struttura, come si giustificano i 27.000 euro e la “riqualificazione” citata nella predetta determina dirigenziale?
Tutto questo sta tornando ad alimentare un intenso dibattito, con accuse di spreco di denaro pubblico per una bella idea, sulla carta, ma mai decollata. L’unica speranza, per ora, è che la nuova ubicazione e un utilizzo più mirato possano finalmente dare al teatro mobile quella dignità e utilità che finora gli sono mancate.