La notizia

«A Francesca Albanese la cittadinanza di Barletta», la proposta

Adriano Antonucci

La richiesa al Comune da parte di due associazioni in difesa dei diritti palestinesi

Conferire la cittadinanza onoraria a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei territori palestinesi occupati. Coalizione Civica ha accolto e rilanciato le due richieste avanzate nei giorni scorsi giorni rispettivamente dall’associazione Italia–Palestina e Igino Giordani al sindaco di Barletta, Cosimo Cannito.

«In un momento storico in cui il rispetto del diritto internazionale e la difesa dei diritti umani subiscono gravi minacce e attacchi - hanno affermato in una nota il capogruppo Carmine Doronzo, la consigliera Michela Diviccaro e gli attivisti - riteniamo che il nostro Comune debba assumere una posizione chiara a tutela dei valori costituzionali di pace, giustizia e solidarietà».

«La dottoressa Albanese - hanno aggiunto i Civici - attraverso il suo impegno e i suoi report dettagliati, ha dato voce alle popolazioni palestinesi colpite da violazioni sistematiche dei diritti umani. Il recente rapporto “Dall’economia dell’occupazione all’economia del genocidio” ha posto sotto i riflettori responsabilità gravi e ha contribuito ad accrescere la consapevolezza internazionale su ciò che accade nei territori occupati. Le sanzioni statunitensi contro di lei rappresentano un pericoloso precedente e un tentativo inaccettabile di intimidire chi, con serietà e rigore, denuncia crimini internazionali. Difendere Francesca Albanese significa difendere la libertà di espressione, l’autonomia delle Nazioni Unite e il diritto dei popoli alla verità e alla giustizia».

Alla luce di queste motivazioni, Coalizione Civica sta approntando una proposta formale da sottoporre al consiglio comunale per «conferire la cittadinanza onoraria alla dottoressa Francesca Albanese come segno di riconoscimento per il suo lavoro e per l’impegno nella tutela dei diritti umani; invitarla ufficialmente a Barletta per un incontro pubblico in cui possa condividere con la cittadinanza il proprio contributo e la propria esperienza presso le Nazioni Unite; esprimere in forma ufficiale la solidarietà del Comune di Barletta a tutti coloro che, nelle sedi internazionali, operano per la pace».

Nei giorni scorsi il comitato Pro-Gaza aveva scritto all’amministrazione comunale per chiedere di dar seguito alla condivisione del documento programmatico alla base della manifestazione che lo scorso 14 giugno ha portato in piazza circa 2000 persone. «Chiediamo - hanno affermato i referenti del comitato Pro-Palestina - al sindaco, alla giunta, al presidente del consiglio e a tutti i consiglieri di fare propri i contenuti del documento programmatico, invitando anche il governo italiano a fare altrettanto».

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