il problema
Bat e Foggia: i furti d’auto nelle due province, tra «cavalli di ritorno» e cannibalizzazioni
Le province della Bat e di Foggia sono ai vertici in Italia per numero di auto «sparite» in rapporto alla popolazione
«I furti di auto sul territorio provinciale hanno subito un aumento del 13%, facendo segnare invece un decremento a livello cittadino»: Alfredo D’Agostino, questore di Foggia, conferenza stampa di fine 2024. “Abbiamo ridotto di quasi il 30% i furti”: Alfredo Fabbrocini, questore della Bat, conferenza stampa del 12 maggio 2025 dopo il blitz “Stolen 2” con l’arresto di 25 persone, di cui 24 cerignolane, per associazione per delinquere finalizzata a riciclaggio e ricettazione di macchine. Così la situazione nelle 2 province ai vertici in Italia per numero di auto “sparite” in rapporto alla popolazione. L’ultima ricerca del Sole 24 Ore datata 26 marzo 2025 fotografava questa situazione: Bat primo posto con una media di 896,6 denunce ogni 100.000 abitanti; Napoli seconda piazza con 674,6; chiude il podio Foggia con 639,6 denunce.
Nei 61 Comuni della Capitanata nel 2024 denunciati 23mila reati, un terzo a Foggia. Aumentati i furti, oltre 10mila, di cui quasi il 40% sono di auto: la percentuale di ladri arrestati/denunciati è sotto al 5%. Nel 2023 furono 3880 i veicoli sottratti in Capitanata; nel 2024 si è sfiorata quota 4400 essendo aumentati i colpi del 13%, anche se la cifra ufficiale non è stata resa nota dalle forze dell’ordine, refrattarie nel fornire dati (come pure si è fatto per decenni) sul numero dei reati mentre vengono divulgati quelli relativi alla prevenzione con persone identificate e mezzi controllati: modo singolare di fornire bilanci ai cittadini. L’anno nero per Foggia fu il 2019 con una media di 5 auto rubate ogni 24 ore.
I video dei “topini” in azione a Foggia, Cerignola, Orta Nova soltanto per citare le ultime apparizioni sul web, raccontano di ladri che rubano in meno di un minuto. E li mostrano agire in pieno giorno nell’indifferenza di chi guarda, s’indigna, ma non digita il 112/113 sul telefonino per allertare carabinieri e polizia. Altro segnale del dilagare dei furti e dell’impunità dei ladri è nei “cimiteri” di centinaia e centinaia di carcasse incendiate scoperti quasi senza soluzione di continuità nelle borgate di Incoronata e Mezzanone; nell’alveo del torrente Celone; nelle campagne di Cerignola e Manfredonia.
Come si fronteggia la filiera criminale, partendo dal ladro per arrivare al riciclatore? L’inchiesta “Stolen 1” e “Stolen 2” di Procura Trani e Polizia della Bat, tra giugno 2024 e maggio 2025 ha portato prima all’arresto di 26 ladri accusati di 45 furti d’auto per un valore di 1 milione e mezzo; e nei giorni scorsi in carcere 25 persone che ricettavano e riciclavano la refurtiva per ricavarne le singole componenti da piazzare sul mercato nero. Delle 51 persone arrestate su richiesta della Procura di Trani, la maggior parte è della Capitanata. In provincia di Foggia nel 2024 a fronte di 37 blitz complessivi con l’arresto di 354 persone su ordinanze cautelari, 4 hanno riguardato il furto/riciclaggio con 36 arresti, tutte con epicentro Cerignola. Un paio le hanno coordinate le Procure di Milano (10 arresti per 63 furti nel Nord Italia con i veicoli portati a Cerignola per cannibalizzarli); e Livorno con 6 arresti per furto di 42 autocarri.
Dove il piatto piange, a dirotto, è sugli arresti per furto d’auto. Quest’anno a Foggia si è avuta notizia solo di 3 “topini” bloccati il 22 marzo grazie a un cittadino che li vide armeggiare su una Range Rover, li pedinò e allertò la Questura. Processo per direttissima e proscioglimento perché la vittima non ha sporto querela, presupposto fondamentale per procedere in base alla legge Cartabia in vigore dal 2023. Ormai è diventata quasi la regola: in un processo a 3 foggiani accusati di chiedere il pizzo per la restituzione di auto, 8 degli 11 derubati interrogati in aula ritirarono la querela con conseguenti assoluzioni per il furto (per l’estorsione si procede d’ufficio).
I furti d’auto alimentano principalmente un doppio filone molto redditizio. Il riciclaggio con la vendita di ricambi a prezzi inferiori sino al 40/50% di quelli del mercato, affare esportato dalla criminalità cerignolana anche nell’est Europa, trattando affari su internet. E il racket pronto cassa, sempre meno denunciato dalle vittime che preferiscono pagare per riavere l’auto piuttosto che ritrovarla bruciata, e sempre più gettonato dalla criminalità predatoria di Foggia, ma a cui guarda con interesse anche la mafia cittadina. Furto-trattativa-pagamento-restituzione: tutto in 24/48 ore, costi/pizzo oscillanti da 500 a 5mila euro in base al valore dell’auto. Anche su questo fronte che pure in passato vide in città numerosi blitz con arresti e condanne, le cifre sono sconfortanti: soli 3 arresti nel 2022; 4 l’anno dopo; 1 nel 2024, e tutti… casuali visto che le estorsioni furono scoperte indagando su altri reati e arrivando persino a denunciare 4 derubati per aver negato d’essere stati ricattati. Nessun arresto da gennaio a oggi.