ECONOMIA FAMILIARE
Barletta, aumenta la Tari: le nuove tariffe salgono del 13%
Una famiglia di tre persone e casa di 100 mq pagherà 41 euro in più
BARLETTA - C’è l’aumento della tariffazione Tari. Il consiglio comunale del 30 aprile scorso ha ratificato con i 22 voti favorevoli della maggioranza di centrodestra e i 6 contrari dell’opposizione le nuove tariffe per la tassa sui rifiuti.
Lo scorso anno, dopo un forte dibattito interno alla maggioranza (Forza Italia si espresse in maniera contraria agli aumenti) si riuscì a mantenere invariate le aliquote attingendo dagli utili Bar.S.A. C’era, però, già in quella occasione, la consapevolezza che sarebbe stato difficile evitare i rincari anche nel 2025.
Così è stato e l’aumento sarà, come riportato dall’assessore al Bilancio, Gennaro Cefola, del 13%. Lo stesso Cefola ha voluto però precisare alcuni aspetti.
«Va specificato che una famiglia con un’abitazione di 100 metri quadri e tre persone all’interno avrà un aumento di 41 euro. Voglio poi sottolineare - ha aggiunto Cefola - che le categorie con un ISEE fino a 12mila euro resteranno protette e lo stesso sarà anche per le fasce di reddito fino a 20mila euro e con 4 figli a carico. A Barletta sono circa 60 le famiglie con questo status».
Cefola ha poi spiegato che la Tari di Barletta è «minore rispetto ai comuni limitrofi visto il passaggio della differenziata dal 67 al 70%» evidenziando come purtroppo si debba fare i conti con il 23% dei cittadini che «non pagano la Tari» incidendo sulle casse comunali. Si cercherà quindi di intervenire «per abbassare questo dato» e sensibilizzare la cittadinanza «sull’importanza del conferimento corretto dei rifiuti per evitare le penalità. Per abbassare la Tari serve l’aiuto di tutti».
Nel corso della discussione sulla delibera non sono mancate le polemiche. Per il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Riccardo Memeo, gli aumenti sono dovuti «ad una gestione disastrosa del ciclo dei rifiuti da parte della Regione Puglia governata dal centrosinistra. Le discariche fanno il prezzo del conferimento e noi le dobbiamo subire. Lo scorso anno siamo stati gli unici in Puglia ad evitare gli aumenti. Quest’anno abbiamo fatto scelte ponderate che non colpiscono imprese e famiglie, nella speranza che cambiando la gestione regionale qualcosa si possa risolvere».
Di tutt’altro avviso, la capogruppo del Partito Democratico Rosa Cascella che «pur apprezzando la relazione dell’assessore Cefola» ha evidenziato come all’indomani del mancato aumento dello scorso anno, l’amministrazione non si sia «rimboccata le maniche per trovare una soluzione che potesse alleviare gli aumenti nel 2025». Il Pd ha chiesto di rivedere un sistema di raccolta differenziata definito «obsoleto» intervenendo con i «nuovi carrellati che lavoreranno sui codici a barre di ogni utenza». I dem hanno anche offerto la «massima collaborazione per evitare nuovi rincari».
Per il capogruppo di Coalizione Civica Carmine Doronzo «con il folle aumento della tassa sui rifiuti, Cannito e i suoi hanno dimostrato la loro incapacità di intervenire su un tema cruciale per l’ambiente e le finanze delle famiglie barlettane». La proposta di Coalizione Civica è quella di introdurre al più presto «la tariffazione puntuale, che consentirebbe di ridurre la tassa per chi differenzia bene, aumentandola invece per chi non rispetta le regole comuni».