I numeri
Furti d’auto, Bat «maglia nera», ma dati in calo grazie ai controlli
Nel 2024 registrati 634 casi in meno. Il trend sembra mantenersi anche nel 2025
TRANI - La maglia nera è ancora addosso, ma pesa meno. La Bat potrebbe ancora essere, allo stato, la regione italiana con il maggiore numero di furti d’auto, ma i dati indicano con chiarezza che il fenomeno è in fase di calo, in misura inversamente proporzionale con l’azione di contrasto delle forze dell’ordine.
I numeri che fanno ben sperare sono quelli rilasciati dal Comando provinciale dei Carabinieri a margine di un furto d’auto sventato a Bisceglie. Ebbene, nel 2024 sono stati registrati 634 furti di auto in meno rispetto al 2023 (2069 contro 2703), con un calo significativo del 23%.
Anche i dati relativi al primo trimestre 2025 mantengono un trend positivo, essendo passati dai 553 furti denunciati del 2024 ai 448 dell’anno in corso, con un conseguente calo del 18% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato.
Cifre che controbilanciano quelle, decisamente meno confortanti, nelle classifiche sulla qualità della vita in Italia redatte dal Sole24ore: lì, con riferimento al 2023, si parla di 896 denunce di furti d’auto ogni 100.000 abitanti, un dato clamorosamente superiore persino a Napoli, penultima nella classifica e che conta invece 674 denunce. Sul podio a rovescio il terzo gradino è di Foggia, con 639. E non appare un caso il fatto che le province maggiormente saccheggiate siano Barletta Andria Trani e Foggia, poiché le batterie degli specialisti dei furti d’auto risiedono tra Andria e Cerignola.
Ma oggi il vento sta cambiando perché «il fenomeno dei furti d’auto – spiega il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Massimiliano Galasso -, così come la generalità delle problematiche criminali, necessita di un approccio tecnico, che non può essere esaurito con misure emergenziali legate esclusivamente all’onda emozionale. Per tale motivo, oltre ad un aumento dei servizi di prevenzione sul territorio, il cui fine primario rimane la rassicurazione sociale, ovvero l’aumento della sicurezza percepita, sono state intraprese sia azioni rientranti nella sfera di competenza dei Carabinieri, sia legate al più generale sistema di coordinamento delle forze di polizia, riconducibile al foro qualificato del Comitato provinciale dell’ordine e sicurezza pubblica».
Lo zoccolo duro della ricettività della popolazione sono proprio i Carabinieri, poiché presenti in tutti e 10 i comuni della provincia e che di conseguenza ricevono quasi l’80% delle denunce. Le informazioni raccolte, «reali e non amplificate dalla cassa di risonanza dei social - precisa Galasso - ci hanno consentito una pianificazione dei servizi ragionata, che muove i propri passi dall’analisi di luoghi e fasce orarie in cui maggiore è l’incidenza dei reati predatori».
Ma come rendere questi primi, confortanti risultati anche duraturi? «Quello che stiamo portando nei nostri reparti è un livello investigativo più approfondito - fa sapere il comandante -, che fonda le proprie conoscenze su tecniche d’indagine consolidate in altri territori, nazionali e non, avverso le forme criminali più agguerrite e organizzate. Il ricorso alla cooperazione internazionale di polizia si spiega in considerazione del fatto che la filiera del riciclaggio non esaurisce la propria azione nel territorio nazionale: in tale quadro, il ricorso agli strumenti analitici dell’agenzia europea di polizia, Europol, è divenuta una costante e ci sta consentendo di allargare gli orizzonti delle nostre conoscenze».
Altro settore cruciale è il ricorso alle misure di prevenzione, «dove per “coloro ritenuti vivere di proventi di traffici illeciti” - spiega Galasso -, abbiamo implementato le proposte di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza di oltre il doppio rispetto alle proposizioni del 2023. Sono misure particolarmente efficaci per limitare la mobilità di coloro che sono avvezzi a questa tipologia di crimine, di per sé caratterizzata da una forte componente migratoria».
Da ultimo, il comandante provinciale dell’Arma sottolinea «l’altissima assonanza che ci lega al sistema di sicurezza con le altre forze di polizia in uno sforzo corale per un modello coordinato di controllo del territorio, miglioramento della rete di video sorveglianza, monito ai cittadini di contribuire con comportamenti e azioni al conseguimento, da parte nostra, di maggiori livelli di sicurezza ed una migliore copertura delle aree critiche del territorio».